Dario Domenighini, la famiglia e la sua azienda C.M.A Sistemi Antincendio
Il titolare si racconta: “A Breno le nostre radici, la valle è un’opportunità”.

È un lunedì mattina di metà settembre, Dario Domenighini e il figlio Federico, che è dottore in Protezione Civile, sono al lavoro. L’azienda di famiglia è la C.M.A. Sistemi Antincendio, si trova a Breno, fervono gli ultimi preparativi e poi si inaugura la nuova sede in via Rag. E. Laini, 62 (per chi legge, l’inaugurazione è oggi, 25 settembre, ndr).
E quindi è tutto pronto per proseguire un’avventura iniziata tempo fa, nel 1982. 38 anni di esperienza, di valori e di soluzioni nell’ambito della sicurezza antincendio. 38 anni in cui affondare le proprie radici nel cuore della Valle Camonica e diventare un punto di riferimento per l’Italia intera, dove sono nate altre filiali operative, a Genova e Agrate Brianza, oltre a corrispondenti esterni distribuiti in tutto il Paese.
Partiamo proprio dal giorno in cui tutto è nato, quando Dario ha dato vita alla sua azienda…
“Nel 1982 avevo 26 anni, avevo detto no ad un posto in banca mentre ancora seguivo gli studi da geometra, e a quei tempi era da pazzi, anche se pensandoci oggi… ho fatto bene (ride, ndr). Ho fatto qualche esperienza in ufficio tecnico di piccoli e grandi cantieri e realtà industriali, che sicuramente mi è stata utile in tutti questi anni, ma niente mi rendeva soddisfatto e così ho deciso di aprire la mia azienda. Perché questo settore? Lavoravo con un’impresa che si occupava di una serie di lavori riguardanti la rete di idranti per delle realtà industriali… ne sono rimasto affascinato. All’inizio eravamo due soci, ma dopo un anno sono rimasto da solo… ci siamo seduti al tavolo, lui non vedeva prospettive per l’azienda e ha preferito andarsene, così ho proseguito da solo. Io ci ho sempre creduto molto, non esistevano altre aziende che operavano in questo settore, o meglio, pensavo non ce ne fossero… invece ce n’era una che si occupava soltanto di servizi di manutenzione ma che io non conoscevo e che poi ho assorbito”.
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