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Regione Lombardia celebra la montagna

L'assessore Massimo Sertori racconta l'importanza dei 173 rifugi delle nostre vette.

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Ogni rifugio ha una sua storia. Molti sono entrati nella leggenda dell'alpinismo. Alcuni sono vere e proprie opere di alta ingegneria. Altri sono semplici costruzioni, essenziali, povere. Alcuni possono ospitare centinaia di persone, altri pochissime. Tutti sono una casa, un posto sicuro, un luogo protetto. Senza i rifugi andare in montagna sarebbe molto più fatico so, più rischioso, più impegnativo. Ruota attorno a tutte queste considerazioni il piano di valorizzazione voluto dall'assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli Comuni, Massimo Sertori, i cui sforzi, ultimamente, si stanno concentrando sul lo sviluppo delle aree montane, anche soprattutto in ottica Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.

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Prepararsi al meglio per le Olimpiadi 2026

Le Olimpiadi saranno una vetrina da mille e una notte, dove sarà importante esprimere il massimo potenziale in relazione a infrastrutture, strutture ricettive, enogastronomia e marketing. Fondamentale, da questo punto di vista, partire dall'esistente. L'assessorato ha lanciato e da poco concluso, infatti, un bando dedicato ai gestori dei rifugi. E la risposta è stata ottima, visto che molti di loro hanno colto l'occasione per avviare impor tanti lavori di ristrutturazione in termini di isolamento termico e impatto ambientale dei propri edifici. Due, in particolare, le opportunità messe in campo tra mite un finanziamento. complessivo di 5,6 milioni di euro: da una par te il bando riferito ai rifugi del parco dello Stelvio, dall'altra quello che ha inglobato tutte le realtà presenti nella nostra regione. Tutto ciò si è tradotto in un intervento di cui hanno beneficiato 101 strutture. Ma intanto continua il lavoro sotto traccia dal parte della Giunta Fontana per preparare al meglio l'appuntamento coi giochi previsti per il 2026.

L'intervista all'assessore Sertori

Al momento, ha spiegato Sertori:

"Stiamo mettendo a punto una serie di attività i cui effetti saranno tangibili durante e dopo il grande evento. Stiamo ragionando sulle operazioni di benchmark. Vogliamo capire, infatti, quali saranno gli impatti successivi alla manifestazione olimpica, così da raddoppiare e triplicare il turismo. Per farlo, tuttavia, dobbiamo essere in grado di leggere le situazioni future: occorreranno posti letto o sarà meglio. costruire seconde case, alberghi a tre stelle oppure bed & breakfast? Interrogativi che permangono ma per i quali stiamo tentando di dare delle risposte. Una volta individuati gli spazi di crescita, faremo quindi un giro di ricognizione sul territorio. Obiettivo: realizzare un Piano di Sviluppo socio economico che sia veramente fondato sulla sostenibilità".

Nel frattempo i territori sono tornati centrali nel dibattito scaturito da questa pandemia, con le comunità che hanno. consolidato il proprio peso specifico. In montagna, per esempio, "è emerso quanto la qualità della vita sia notevole", ha continuato Sertori, facendo poi notare che "c'è stata una rivitalizzazione dell'utilizzo delle seconde case, che erano state un po' abbandonate". In futuro, però, è necessario "trovare il giusto equilibrio tra costruito e natura".

Valorizzare la montagna

Un lavoro di valorizzazione delle aree di montagna che Fontana ei suoi, come confermato inoltre da Sertori, ha avuto origine da gli albori dell'attuale compagine governativa.

"Fin dall'inizio della legislatura abbiamo dato molta importanza alla montagna, che costituisce il 40% del territorio lombardo. Ci sono comunità che spesso erano state trascurate. Noi invece abbiamo creduto e crediamo molto nel rilancio di determinate aree. Abbiamo finanziato molti interventi di manutenzione, sul turismo di montagna. Una serie di azioni politiche. e istituzionali anche a favore delle aree interne. Anche in campo energetico abbiamo dato autonomia agli edifici. Si è trattato di attività che ora come ora ci stanno dando ragione".

E le sfide non finiscono qui, tanto che scongiurare lo spopolamento, ha concluso Sertori, significa

"Avere le antenne sui territori, intervenire in modo anticipato ed evitare dissesti e frane sulle quali è necessario mettere in campo azioni di prevenzione. Necessario piuttosto tenere aperto il dialogo con le "sentinelle' dei nostri splendidi territori per poter quindi individuare proposte migliorative per il futuro".

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