Nasce una CISSVA 2? L’Agricoltura Etica nella Valle dei Segni a Ponte di Legno. E nascerà anche una fattoria
Cissva 2? Già, per qualcuno si va verso questa direzione, anche se per ora, almeno sulla carta, non è così.
E’ nata ‘Agricoltura etica nella Valle dei Segni’, nuova società consortile che dopo essere stata già annunciata mesi fa ora si è costituita a tutti gli effetti a Ponte di Legno.
Un progetto ambizioso e importante, capofila la Sit, Società Impianti Turistici affiancata dal Consorzio della Castagna, Agricola Adamello, Consorzio Due Parchi e Caseificio Brè.
E c’è anche la sede, in Val Sozzine, una zona strategica, perché l’Alta Valle è il punto catalizzatore del passaggio turistico più importante della zona, posto ideale quindi per promuovere i prodotti camuni, un punto vendita diverso.
Il progetto, che non potrà fare affidamento sui fondi dell’Accordo di rilancio economico sociale e territoriale, ma punterà sui bandi pubblici, una struttura elegante e moderna che servirà anche da vetrina per la vendita dei prodotti realizzati.
La secessione camuna dalla CISSVA
Cosa era successo?
“Io non sono in guerra con nessuno”, ci aveva detto Paola Pezzotti dopo la bufera del 24 gennaio quando si erano scontrati due gruppi e dove era stata respinta la proposta di revoca del Cda e la sfiducia alla presidente. Ma la guerra è continuata eccome. E adesso i camuni in pratica abbandonano al suo destino la Cissva.
Il settore lattiero caseario della Valle Camonica versa in una grave situazione di difficoltà, causata da un lato dal forte aumento dei costi delle materie prime e dall’altro dalla mancanza di soggetti dediti alla trasformazione del latte in grado di creare quel valore aggiunto necessario per la sopravvivenza dell’agricoltura di montagna.