Elezioni - Pier Luigi Mottinelli: “La Valcamonica ha l’opportunità di scegliere chi conosce...”
I giochi si fanno a Roma. Nella vicina bergamasca ci sono i malumori di candidati uscenti spostati in collegi milanesi e un candidato milanese paracadutato nel Collegio bergamasco. A Brescia il Pd ha scelto, nel Collegio che comprende la Valcamonica, un camuno doc, Pierluigi Mottinelli, già sindaco di Cedegolo, già Presidente della Comunità Montana camuna, già presidente della Provincia e altro ancora. Sembra una scelta scontata.
“È una candidatura che invece è arrivata inaspettata perché non avevo intenzione di candidarmi, poi c’è stata una serie di considerazioni che sono venute direttamente dalla segreteria di Letta e da Enrico Borghi e allora ho accettato e lo faccio volentieri”.
Hai un curriculum corposo e la Valcamonica per il PD dopo Marina Berlinghieri sembrava non avesse più nessuno del Pd da candidare se non ci fossi stato tu.
“Chiaramente il collegio è ampio e dopo la riduzione dei parlamentari ha circa 400mila abitanti e oltre alle tre valli ha anche buona parte del lago di Garda, Lago d’Iseo e Franciacorta per cui è un collegio molto ampio. È una candidatura che nasce a livello regionale e provinciale proprio per l’esperienza fatta in questi anni. Diciamo che è una candidatura che ha l’accezione ‘montagna’ a tutti gli effetti. Forte per la Valle Camonica che è la più grande delle tre valli, ma poi chiaramente in tutti i territori delle Comunità Montane bresciane, che sono tutte ricomprese nel collegio. A Brescia di Comunità Montane ne abbiamo cinque, quella dell’alto Garda, le tre valli e il Sebino bresciano”.
Come dicevo vieni da un lungo corso, sei stato nella Democrazia Cristiana ai tempi gloriosi, poi sei passato nel Partito Popolare, poi nella Margherita e poi nel PD…
“Mi piace dire che nella Democrazia Cristiana io ero nell’area che faceva riferimento a Mino Martinazzoli”.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 9 SETTEMBRE