Augusto Salvagni e quella zucca di 7 quintali che ha trionfato a Sale Marasino
Ricordate l’alpino bresciano Moreschi, il “caporalmaggiore della pesante con le spalle larghe così” di cui scrive Mario Rigoni Stern nel suo “Il sergente nella neve”, quel tipo “dal riso ingenuo e buono” che non credeva a quanto gli raccontavano, e ogni volta commentava: “Pohìbel, ‘na càvra de hèt quintài?” (“Possibile, una capra di sette quintali?”)?
Ecco, questa frase mi torna con insistenza in mente alla notizia che a vincere la gara denominata “Sale in Zucca”, che si svolge tradizionalmente a Sale Marasino, sul Lago d’Iseo, è stata una zucca da 703 chilogrammi: “Pohìbel - mi viene spontaneo da dire – ‘na höca de hèt quintài?”
“Possibilissimo – risponde Augusto Salvagni da Malonno, che questa zucca gigantesca ha coltivato – basta conoscere le tecniche di coltivazione di questa cucurbitacea, disporre di uno spazio adeguato, e cioè di un appezzamento di terreno di almeno 70 metri quadri, e della passione per questo particolare tipo di ortaggio, requisito fondamentale per ottenere buoni risultati”.
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