Moreno e il tumore a 21 anni
“Avevo paura di far soffrire la mia famiglia. L’ultima chemio la vigilia di Natale, il tatuaggio e la rivincita in sella alla mia moto”.
“Facevo il muratore, avevo una vita normale, come quella di tanti altri ragazzi di vent’anni”. E invece poi succede che un giorno la vita ti mette di fronte una sfida da combattere. “Hai il cancro” e un brivido che ti corre lungo il corpo e ti lascia tante domande. È il primo novembre e novembre è il mese della prevenzione maschile. Moreno Ducoli ha 31 anni, di Gorzone, riavvolge il nastro per raccontarci la sua battaglia, le sue paure, la sua rinascita.
“Era il 2012, settembre, ero in cantiere, mi stavo occupando di una demolizione e facevo fatica a respirare, ma siccome sono uno che piuttosto che andare dal dottore, prende una tachipirina e sopporta, così ho fatto anche quel giorno. Sono andato a dormire convinto che mi passasse e invece mi sono alzato di notte, facevo sempre più fatica a respirare, ho chiamato mia mamma e le ho chiesto di portarmi subito in pronto soccorso”.
Codice giallo: “Ho iniziato a preoccuparmi, ho pensato che doveva essere qualcosa di serio. Mi hanno fatto un’ecografia d’urgenza e poi mi hanno portato in una stanza, davanti a me tutta l’equipe di medici.
Hanno iniziato a parlare e usare dei termini che non capivo, poi mi hanno detto: ‘Hai un cancro’.
Beh, non sapevo cosa rispondere, ho sorriso… sì, ne senti parlare, ma sono sempre cose molto distanti da te, che non ti appartengono finchè non ti succede.
Mi hanno detto di uscire e attendere fuori dalla porta che avrebbero parlato con mia mamma. Dopo pochi secondi l’ho sentita piangere e urlare, ho capito che era qualcosa di grave...
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