Gaia e la danza che l’ha portata nel mondo

Capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo, occhi chiari, uno sguardo dolce e un sorriso che incornicia il viso acqua e sapone. Gaia Garatti ha 22 anni ed originaria di Artogne, ma quella passione infinita per la danza la porta in giro per il mondo già da qualche anno. S’è fatta presto donna Gaia, lontano dalla sua famiglia per coltivare il sogno di bambina.
A Parigi, dove è rimasta per tre anni, poi la Turchia e una parentesi in Israele. Un uragano, energia pura, glielo si sente nella voce. E allora riavvolgiamo il nastro e raccontiamo la sua vita da quando ha mosso i suoi primi passi nel mondo della danza.
“Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dello sport da piccola, avevo cinque, sei anni, provando diverse discipline. Sono sempre stata una bambina che amava mettersi in gioco, accettare nuove sfide e soprattutto… iperattiva, con sempre tanta voglia di fare, sperimentare, correre e vivere a testa in giù”, sorride Gaia.
Tutto ha avuto inizio dalla ginnastica artistica “che praticavo nella scuola vicino a casa e con il tempo ho iniziato a prendere lezioni di danza”.
Una passione che fin da subito ha richiesto tempo, dedizione, sacrifici: “Quando ero piccola mi allenavo dal lunedì al sabato alternando lezioni di ginnastica artistica a quelle di danza. Crescendo mi sono appassionata sempre di più a quest’ultima e per poterla praticare in modo più serio ho dovuto per forza andare lontano da casa. A 14 anni ho iniziato ad andare ogni giorno a Brescia per prendere lezioni di danza professionalmente, a passare weekend facendo workshop e stage su e giù per l’Italia per approfondire le mie conoscenze e per questo ringrazio la mia famiglia che mi ha seguita e ha fatto tanti sacrifici per portarmi ovunque e farmi seguire il mio sogno, e al contempo continuavo ad allenarmi durante la settimana con la ginnastica artistica”.

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