Valentina e il tumore al seno: "Avevo una bomba ad orologeria dentro di me"
“Quell’estate non avevo ancora compiuto 30 anni, ad agosto a mia cugina avevano trovato un tumore al sistema linfatico e nella mia testa hanno iniziato a girare strani pensieri”, inizia a raccontare Valentina Minini, che oggi di anni ne ha 34. “Quando avevo il ciclo sentivo una specie di pallina al seno sinistro. Finito il ciclo non la sentivo più. E perché mi sarei dovuta preoccupare? ‘Sarà una ciste’, pensavo. A novembre mi sono decisa e ho fatto un salto dal mio medico di base, che mi ha consigliato di fare una visita dal senologo per togliermi ogni dubbio”.
Da Angolo Terme, dove abita, il viaggio verso Brescia l’ha fatto insieme alla mamma e al fratello “perché io non volevo guidare”, la visita e “poi mi hanno detto di tornare il giorno successivo per l’ago aspirato”. Il referto sarebbe arrivato il giorno dopo, “ma io avevo già capito di essere malata, l’ho letto nei volti dei medici che erano lì davanti a me… ero agitatissima”.
Un referto che ti sconvolge la giornata e ti stravolge la vita. “Sono arrivata al mattino presto, alle 6:45, un quarto d’ora prima che aprisse l’ambulatorio. C’erano almeno venti persone davanti a me, ma quando mi ha visto arrivare, la segretaria mi ha detto che sarei stata la prima ad entrare. Era chiaro che non dovevano darmi una bella notizia… la percezione del giorno prima era ancora più palese”.
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