la serata

Il Presidente Generale del CAI ospite del Panathlon Club Vallecamonica

Il Presidente Generale del CAI ospite del Panathlon Club Vallecamonica
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La montagna, i sentieri, il cammino e il CAI (Club Alpino Italiano) sono stati i protagonisti della Conviviale di ottobre del Panathlon Club di Vallecamonica. Il presidente Bonino nell’introduzione alla serata ha evidenziato come ‘parlare di montagna e di sentieri è parlare di sport di un ambiente sano e pulito e questo pone sicuramente il CAI vicino al Panathlon’. Il primo ad intervenire è stato il Presidente Generale del CAI Antonio Montani che ha presentato ai soci e agli ospiti la nascita e lo sviluppo del ‘Sentiero Italia CAI’ un percorso di 8000 km dalla Sardegna a Trieste che in 518 tappe percorre tutta la nostra penisola partendo proprio dalle due isole, Sardegna e Sicilia. ‘L’idea è nata ancora negli anni ’80 grazie ad un gruppo di giornalisti della celebre rivista L’Airone, ma è alla fine degli anni ’90 che prende piede grazie
ad un accordo tra CAI, ANA e Touring Club Italiano. E da qui è nato l’escursionismo all’interno del CAI con apposita Commissione Escursionismo che da allora ha lavorato incessantemente soprattutto sulla segnaletica dei sentieri; si è passati da innumerevoli segni ad un ‘segno’ unico per tutti i sentieri e oggi la nostra esperienza la mettiamo a disposizione anche di altre realtà, tanto è vero che siamo stati chiamati in Kosovo e in Oman tracciare percorsi e sentieri’.
Grazie ad alcune slides proiettate, i soci e gli ospiti hanno potuto conoscere l’ulteriore sviluppo del ‘Sentiero Italia’ con una verifica delle diverse tappe nel 2018 che ha portato la percorrenza agli attuali 8000 km, con nuove strumentazioni e nel 2019 una staffetta del CAI ha percorso tutte le regioni con la scoperta di splendidi paesaggi densi di arte e cultura, con punti di accoglienza certificati al termine di ogni tappa. ‘Stiamo cercando di rendere il nostro ‘Sentiero’ sempre più inclusivo sia per la disabilità motoria che per altre forme di disabilità quali gli ipovedenti e lo facciamo cercando di non deturpare l’ambiente e il paesaggio ma sempre rispettando la natura e i percorsi naturali; l’Europa ci ha premiato con il Premio Paesaggi del Consiglio d’Europa soprattutto per il valore che il nostro ‘Sentiero’ dà alle persone che vivono la montagna. E’ anche un percorso che genera economia, promuove le eccellenze della montagna nel rispetto delle tradizioni e della natura dei paesaggi attraversati’. Alla domanda sulla conoscenza fuori dall’Europa del Sentiero Italia, il presidente nazionale del CAI ha così
risposto: ‘Il nostro Sentiero è frequentato soprattutto da stranieri, tedeschi, austriaci e svizzeri soprattutto e da parte nostra stiamo investendo molte risorse proprio all’estero’. Franco Capitanio, già socio Panathlon e attuale presidente Conferenza stabile del CAI VAllecamonica e Consigliere Nazionale è intervenuto su due argomenti, il rapporto tra CAI Vallecamonica e la rassegna ‘Montagne al Cinema’ e la situazione dei sentieri in Vallecamonica. ‘Per quanto riguarda la nostra partecipazione alla rassegna ‘Montagne al Cinema’ la ritengo un’evoluzione naturale per il CAI; da tempo abbiamo allacciato significativi contatti con le Istituzioni del territorio che ci hanno chiesto la collaborazione per diffondere la cultura della montagna; con l’emittente Teleboario abbiamo una rubrica settimanale fissa ‘Passo CAI’ attraverso la quale promuoviamo la formazione e la formazione per tutti coloro che amano la montagna, dando indicazioni anche concrete sulle modalità di vivere l’ambiente montano perché andare in montagna non deve essere solo una moda’. Sulla seconda domanda Capitanio ha così risposto ‘Il CAI Vallecamonica ha in dotazione 850km di sentieri che grazie ai volontari e ai rifugisti cerchiamo di mantenere anche con l’aiuto e la collaborazione con le Istituzioni valligiane’. Federico Pedrotti, consigliere e referente per il Comitato Direttivo Regionale CAI, ha invece informato i presenti sui diversi strumenti che permettono di percorrere il Sentiero Italia in sicurezza, partendo dal portale sentieroitalia.cai.it con la descrizione di ogni singola tappa e la cartografia annessa, gli alert che avvisano di eventuali problemi lungo il percorso con segnalazioni in tempo reale di eventuali impedimenti, con gli avvisi relativi alle difficoltà del percorso poiché ‘è vero che il percorso, per scelta, è fatto sempre a mezza costa ma abbiamo anche vette importante fino a 3000 m e quindi è importante avere sempre sotto controllo il meteo e il percorso’. Nell’autunno scorso è stata percorsa la tappa in Vallecamonica da Capo di Ponte passando per Cimbergo fino al Rifugio Bozzi e ai laghetti di Ercavallo’. Una domanda ha posto l’accento sulle difficoltà del Sentiero Italia e sulla possibilità di essere accompagnati ‘non ci sono accompagnatori lungo il percorso anche se non mancano tante informazioni, dai punti di accoglienza delle diverse tappe, ai rifugi che ospitano; inoltre le diverse sezioni CAI forniscono tutte le informazioni possibili e per noi è anche importante che siano le persone del posto ad accompagnare perché conoscono a fondo il loro territorio’. La giornalista Gio
Moscardi ha invece parlato di ‘Tracce’ l’annuario del Club Alpino Vallecamonica e della rassegna ‘Montagne al Cinema’. ‘Tracce è l’annuario del Club Alpino di Vallecamonica, è la raccolta del lavoro e dell’impegno dei soci delle sezioni della Vallecamonica che con i loro scritti e le fotografie testoimoniano e danno voce a tutte le esperienze e le emozioni vissute durante l’anno. E’ un lavoro d’équipe, ci incontriamo due-tre volte all’anno e nel 2023 in occasione del 30esimo anniversario della tragedia dell’Huascaran in cui morirono Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli abbiamo voluto presentare in un’apposita serata le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quella tragedia’. Sulla rassegna ‘Montagne al Cinema’ Gio Moscardi ha evidenziato la compartecipazione tra Istituzioni, CAI Vallecamonica e Cinema Garden di Darfo Boario Terme sottolineando come ‘la presenza in una delle serate di Sara Bonfanti che ha percorso il ‘Sentiero Italia’ è la dimostrazione che abbiamo cercato di dare spazio anche alle emozioni e le testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza al di là dei grandi alpinisti che abbiamo invitato nelle altre serate’. Alcuni soci sono poi intervenuti chiedendo quanti finora hanno percorso il ‘Sentiero Italia’ (‘una mezza dozzina di persone, tra cui proprio Sara Bonfanti che dalla Sardegna a Trieste ha impiegato circa 250 giorni anche
con 40km al giorno quindi sommando anche due-tre tappe e anche Elia Arrigoni che fece in barca dalla Sardegna alla Sicilia, poi ebbe problemi sulle Alpi Apuane ma dopo alcuni mesi concluse tutto il percorso’). Il presidente onorario del Club di Vallecamonica Roberto Gheza ha poi posto l’accento sul valore del trekking e del cammino, che valorizzano lo scambio empatico tra camminatori e popolazione, permette di visitare innumerevoli piccole ma splendide realtà territoriali che l’Italia offre, oltre a vivere la serenità e la tranquillità del ‘passo lento’. Lo stesso Gheza ha poi sottolineato l’importanza dell’inclusività dei sentieri senza per questo deturpare percorsi e paesaggi. La conclusione della serata ha visto il presidente del Club Ottavio Bonino sottolineare i grandi valori emersi dalle parole dei relatori; poi la consegna dei gagliardetti agli ospiti unitamente al libro del socio Ausilio Priuli ‘Segni come parole‘. Poi le notizie panathletiche delle prossime Conviviali: lunedì 20 novembre con ospite il Brescia Calcio Femminile e la serata degli auguri con la consegna dei premi Panathlon che si svolgerà giovedì 7 dicembre presso Borgo Glazel a Piamborno.

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