Loris 'Mahto' Mondoni, l'uomo che parla ai cavalli e l'amicizia coi discendenti di Toro Seduto
“Ovviamente il “cavallese”, inteso come lingua, non esiste, ma coi cavalli ci si parla eccome: con il linguaggio del corpo e con la gestualità, un linguaggio poco visivo e poco sonoro, molto emozionale, perché il cavallo capisce benissimo i nostri sentimenti, la paura, l’aggressività, ecc… E così imparare a relazionarsi con questi animali significa imparare a relazionarsi anche con le persone”.
Parola di Loris Mondoni, 46 anni, una figlia 21enne che col suo fidanzato collabora con lui, che dal 2000 è tornato a Braone dove, su un terreno di famiglia, ha realizzato una nuova scuderia dopo aver lasciato quella precedente, a Losine: “Ho origini camune perché mia madre viene da Braone e mio padre da Cerveno; ho vissuto ad Iseo fino a 7 anni e poi con la famiglia mi sono trasferito a Milano. E’ a quest’età che ho cominciato la mia vita coi cavalli: a Piamborno, dove andavamo per la villeggiatura, ho preso le prime lezioni di equitazione, monta classica all’inglese, però a 16 sono passato a quella americana, la mia più autentica passione, con una cavalla che avevo domato ed addestrato da solo”.
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