Battista e l'antico mulino di Cimbergo
"Si macinano cereali ma anche le castagne e...".
“E’ nell’ottobre di cinque anni fa che furono inaugurati i lavori di restauro dell’antico mulino di Cimbergo, l’unico rimasto dei tanti che c’erano nella zona: con il rifacimento del tetto ed altri interventi tutto era tornato a funzionare, nel senso che erano stati ripresi tutti i tipi di macinazione, anche quelli che per un po’ erano stati sospesi, come quelli del mais e del grano saraceno.
Così la complessa struttura era tornata a funzionare perfettamente. Ora le diverse macine lavorano segale, frumento, mais, orzo e castagne, perché le due grandi ruote, da 4,80 metri di diametro e la più piccola, da 2 metri di diametro, producono energia sufficiente ad azionarle tutte, mentre fino al 2018 l’antica struttura settecentesca del “Molino Tobia” funzionava solo parzialmente, per la macinazione delle castagne essiccate a legna e per la perlatura dell’orzo, che per diventare commestibile va liberato dalla durissima pula, con l’antico ‘pesta-orzo’”.
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