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Daniele, il tumore, il calvario in ospedale e il rientro a casa dopo più di un anno

Daniele, il tumore, il calvario in ospedale e il rientro a casa dopo più di un anno
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Daniele è tornato a casa. Un calvario lungo più di un anno l’ha tenuto bloccato in un letto di ospedale. Le visite, l’operazione, poi le infezioni, le complicanze, le preghiere, la disperazione e la speranza. Daniele Finini ha 32 anni, vive a Piancogno con lo zio Claudio, faceva l’ambulante di frutta e verdura tra la Valcamonica e la Valtellina. Una vita normale, tranquilla, fino al giorno della diagnosi: tumore al cervello.
“Avevo un problema all’occhio, mi si oscurava la vista, quindi un giorno ho deciso di andare a fare una visita dall’oculista per capire cosa fosse e lui mi ha subito rimandato a Brescia per approfondire e fare una tac. Ho capito che qualcosa non andava, che non era una cosa passeggera come pensavo, infatti c’era una macchia”.
Un boccone amaro da mandare giù: “Sì, sono notizie che non puoi prendere bene, almeno non all’inizio. Per fortuna era un tumore benigno! Era metà luglio dell’anno scorso quando mi hanno operato d’urgenza”.
I suoi amici a casa attendevano il suo messaggio: “Che non ho mai inviato… da lì non sono più uscito dall’ospedale”.

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