La rivoluzione dei treni all’idrogeno
Da Iseo a Edolo 6 entro il 2023 e altri 8 entro il 2026 più 30 pullman.
Saranno 6 treni entro il 2023 più altri 8 treni entro il 2026 più una trentina i pullman.
Entro il 2023 dovrebbero fare la stazione di rifornimento a Iseo e poi, entro il 2026 anche a Edolo e Brescia.
“La Valcamonica, il lago d’Iseo e Brescia tra tre anni saranno le prime località italiane ad avere una linea ferroviaria ad idrogeno, quindi a zero emissioni, replicando il felice esperimento in atto da due anni in Bassa Sassonia. La prima ‘smart land’ italiana dove ‘progettare la Lombardia post Covid’”.
Una notizia di quelle che lasciano il segno e soprattutto che un segno lo tracciano e ad annunciarla il presidente della Regione, Attilio Fontana: ‘Un salto nel futuro dell’economia circolare’ hanno aggiunto Andrea Gibelli, presidente di Fnm e Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, dettagliando il progetto H2iseO: “6 treni ad idrogeno entro il 203, altri 8 entro il 2026 (sostituendo così l’intera flotta) e l’idea di estendere la tecnologia anche per 40 bus camuni di Fnmautoservizi entro cinque anni”. È quanto riporta il Corriere della Sera edizione Brescia.
“Perché è stata scelta la Valcamonica? La linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo (che nell’era pre-Covid trasportava 50 milioni di passeggeri l’anno) è ancora completamente diesel ed è lunga un centinaio di chilometri: elettrificarla costerebbe tanto (2 milioni a chilometro); meglio quindi abbracciare la tecnologia del futuro, che potrebbe ottenere finanziamenti dal Recovery Fund e da Industria 4.0 (sono in corso proficui confronti con i ministeri competenti). Il costo dei nuovi convogli sarà di 160 milioni di euro e sono inclusi nel miliardo e 600 milioni stanziato da Regione per rinnovare l’intera flotta ferroviaria di Trenord (ovvero 176 treni). Rinnovo che, anche a causa della pandemia, sconta qualche ritardo”.
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