Artogne

Gianni e l’arte dell’impagliatura delle sedie: “Ci vuole tempo, pazienza e…”

Gianni e l’arte dell’impagliatura delle sedie: “Ci vuole tempo, pazienza e…”

E’ un tiepido pomeriggio di fine settembre, Gianni Ravelli mi attende in via Gianico, al civico 8, ad Artogne dove c’è la sede dell’associazione Antichi Mestieri. “Buongiorno maestro Gianni”, sento una voce femminile che mi passa accanto. Un’allieva dei corsi che si tengono qui: “Sì, ma a me non piace essere chiamato maestro”. Gianni mi fa strada dentro la stanza che ospita periodicamente i corsi di impagliatura tenuti proprio da lui. Davanti a me una decina di sedie, di diverse grandezze, e sulla sinistra un tavolo con tante borse create sempre con le foglie di mais che Gianni ha disposto per mostrarmi gli ultimi lavori.
“Questa attività ce l’ho nel cuore perché l’ho conosciuta e imparata da ragazzo, poi ho fatto l’artigiano in edilizia però ogni cinque o sei anni avevo quel ritorno di fiamma a cui non puoi rinunciare e quindi tiravo fuori la mia sedia per sistemarla e riportarla alle origini. Quando sono andato in pensione ho pensato di fare dei corsi per far conoscere questa arte e devo dirti che la gente apprezza e vuole imparare”.
Anche i giovani si avvicinano a questa arte che ormai sta scomparendo? “Devo dirti la verità? I giovani sono pochi ed è per questo che vorrei fare un appello, perché mi piacerebbe molto poter andare nelle scuole. Alla Fiera dei Fiori di Piamborno sono arrivate le classi delle Elementari del paese… mi hanno chiesto se avevo preso le foglie all’Ikea, allora ho preso una pannocchia e ho spiegato tutto da capo, dal seme alle foglie…

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