la storia

Anna, da Piancogno al Perù: "I bambini mi insegnano ogni giorno ad amare"

Anna, da Piancogno al Perù: "I bambini mi insegnano ogni giorno ad amare"
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“Avevo 22 anni quando sono partita per la prima volta verso il Perù con l’operazione Mato Grosso, sono rimasta quattro mesi e sono tornata con una nostalgia fortissima di quello che avevo lasciato giù”, inizia così il racconto di Anna, di cognome Menolfi, 43 anni, originaria di Piancogno ma ormai da parecchi anni impegnata in una missione di vita proprio in Perù. Bisogna tornare ai suoi 17 anni per trovare quella scintilla d’amore che l’ha portata a fare una scelta importante insieme ad un bagaglio che si è subito riempito di emozioni.
“Ho dovuto aspettare di diventare maggiorenne per poter partire, ma ho iniziato a studiare, facevo Ostetricia e durante l’ultimo anno, nel 2002, ho deciso di partire perché volevo conoscere le missioni per cui lavoravo già da un po’ qui in Italia… beh, è sbocciato l’amore”.
Cosa ti è rimasto di quella esperienza? “Ho potuto fare poco in realtà, ma mi è rimasto qualcosa dentro e tornando in Italia ho sentito una nostalgia fortissima di quello che avevo vissuto, della possibilità di vivere 24 ore su 24 a disposizione degli altri. Non pensavo allo studio, al mio lavoro o a me stessa, volevo essere in mezzo a quella gente per cercare di fare il possibile per aiutare chi ne aveva bisogno. Insomma, sono rientrata in Italia con il desiderio di ripartire. Ho finito di studiare ma avevo sempre questo desiderio di ripartire che restava sempre un pochino nascosto ma era lì, vivo. Ho cercato lavoro, ho trovato un part time come ostetrica poi, nel 2004, è arrivata la proposta di partire per due anni”.

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