Diego Ghenzi e l'apertura del concerto di Cristiano De Andrè
"Dal rap al cantautorato, la musica è un'ancora di salvataggio e...".

Il 7 agosto Edolo ospiterà il concerto di Cristiano De Andrè e l’apertura è affidata all’artista camuno Diego Ghenzi, classe 1994 originario di Paisco Loveno.
Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua passione per la musica, che arriva davvero da lontano: “Fin da piccolo i miei genitori mi hanno dato dei buoni esempi facendomi ascoltare musica di vari cantautori e tanti artisti che si ascoltano ancora oggi. Questa cosa si è incrociata con la passione che ho avuto fin da piccolo per la poesia e questo già in adolescenza mi ha portato a scrivere le prime bozze di canzoni e poi in età adulta grazie anche a una serie di incontri ho iniziato a lavorare le mie prime canzoni che all’inizio erano sul genere hip pop, un po’ rap e un po’ cantato a cantautore”.
Qual è il tuo genere? “In questo momento della mia vita mi sono sicuramente spostato verso il cantautorato classico, io ho sempre avuto dei gusti musicali vastissimi: sono passato dai cantautori italiani, ai Pink Floyd a Marilyn Menson. Ho ascoltato i generi più disparati ma quelli che più hanno influenzato la mia vita sia umana che artistica sono state il rap, ben prima che diventasse una musica commerciale e il cantautorato. Fin dai primi anni dell’adolescenza sono state queste due musiche che mi hanno influenzato, tant’è che i miei primi lavori in studio con cui ho iniziato il mio percorso artistico e con il quale mi sono tolto diverse soddisfazioni erano un ibrido tra le due musiche...
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