Fulvia Glisenti è un tornado di energia. Lo è sempre stata probabilmente e di sicuro lo è fin da quando l’ho conosciuta qualche anno fa. Lo è anche oggi, primo giorno di ottobre, quando mi racconta che “la visita di ieri poteva andare anche meglio, ma cosa ci vuoi fare?”.
Fulvia sorride e questo mi rasserena… stavo già pensando che avrei saputo cosa rispondere. Ma non ce n’è stato bisogno, appunto.
Sono davanti a Fulvia per due motivi, il primo è certamente l’Ottobre in Rosa e dopo aver intervistato tante donne in questi anni, ho pensato che finalmente fosse arrivano anche il suo turno e poi perché nel frattempo il Comune di Breno ha annunciato di volerle consegnare la cittadinanza onoraria – il 2 ottobre – per il suo grande impegno da presidente di Andos Vallecamonica – Sebino dal 2002, quando il comitato è stato fondato. “Fulvia, cado a fagiolo, come si dice” e lei: “Sì ma magari si pentono di volermi dare l’onorificenza”, ma non è andata così. E’ meritata, le dico: “A dire la verità mi sembra esagerata, io non penso di meritarla, anche perché faccio tutto questo perché lo sento… sai, la ricompensa più bella sono il ‘grazie’ di tutte quelle donne che mi dicono che l’associazione le ha supportate, le ha tirate fuori dal periodo più buio della loro vita. Poi cosa ti devo dire? Certo che la apprezzo moltissimo! Sono molto grata a Breno, all’amministrazione comunale e alla frazione di Astrio che ci danno una grossa mano, la famiglia Vielmi ci aiuta ed è sempre presente da quando qualche anno fa è mancata la mamma… credono molto nell’attività che svolgiamo e ci supportano sempre. Penso sia il riconoscimento per me e per tutte le donne che si danno da fare per far funzionare l’associazione, molte volte si ha paura a fare qualcosa, invece abbiamo visto che la gente della valle è generosa, partecipe…
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