“Il tumore ti forgia, ti cambia la vita, ma gli screening tante volte te la salvano”.
Prosegue ottobre e insieme a questo mese anche la sensibilizzazione della prevenzione del tumore al seno. Gabriella è una di quelle donne in prima fila all’interno del comitato Andos e questa associazione l’ha conosciuta e vissuta prima che la malattia bussasse alla sua porta un giorno di dieci anni fa.
Gabriella Do è originaria di Losine, ma da qualche anno vive a Darfo: “Ho sempre lavorato in ufficio in posta e adesso sono in pensione da un po’ di anni. Ho due figli e tre nipoti e spesso faccio la nonna”, sorride.
Quando hai scoperto di essere malata? “Stava per finire il 2015, mi stavo preparando per l’udienza del Papa a Roma… una sera ero sdraiata sul divano a guardare la televisione e quando mi sono toccata il seno sinistro come facevo abitualmente e ho capito che qualcosa non andava, non era proprio un nodulo, ma il seno era diverso dal solito. L’autopalpazione serve proprio a conoscere il seno e percepire se ci sono cambiamenti, ma ribadisco che gli screening sono importantissimi”.
A quel punto cosa hai fatto? “Ne ho parlato con Fulvia (intende Glisenti, presidente di Andos, ndr) poi ho chiamato il dottor Simonetti che mi ha mandato dal dottor Lambertenghi. Ho fatto la biopsia e il dottor Simonetti mi ha convocato i primi giorni di gennaio dicendomi che mi sarei dovuta operare”.
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