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L'Hotel Mina al centro della bufera. Le minoranze contro il sindaco

L'Hotel Mina al centro della bufera. Le minoranze contro il sindaco
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L'acquisto del Hotel Mina, nel cuore di Boario, ha causato parecchi malumori tra sindaco e minoranze.

Colossi: "Ora cerchiamo le risorse per ristrutturare"

L’acquisizione dell’hotel Mina, che ora è stato denominato Hostel Mina, ha richiesto un investimento di 530.000 euro, di cui 200.000 euro di Regione Lombardia destinati ai distretti del commercio; 200.000 euro di mutuo e 135.000 euro di maggiori entrate fiscali.
“L’idea era quella di dare un segnale alla città in tema di rigenerazione urbana e di riqualifica di una struttura chiusa come ce ne sono in città – spiega il sindaco Dario Colossi -, ma nel contempo dare una risposta alla richiesta di posti letto di un settore come quello della ricettività leggera che non è presente a Darfo Boario Terme. Quando ci è arrivata la proposta abbiamo valutato l’idea e alla fine abbiamo acquistato un hotel che è in buone condizioni. Appena lo acquisiamo fisicamente poi faremo un progetto di fattibilità, abbiamo già alcune idee e alcune richieste e poi provvederemo alla riqualifica e poi lo daremo in gestione”. (...)

Irene Abondio: "Progetto che non regge"

“Il punto relativo all’acquisizione dell’hotel Mina ha destato subito qualche perplessità, perché penso che il tema andasse approfondito un po’ di più sia dall’Amministrazione, che dalla cittadinanza, visto che la perizia per l’acquisizione è stata fatta a fine settembre e l’acquisizione dell’hotel è stata approvata il 21 novembre, al punto che hanno dovuto aggiornare il DUP per inserire questo progetto, hanno approvato la variazione economica per l’acquisto e nella stessa seduta è stata approvata anche l’acquisizione”, inizia così la consigliera di minoranza Irene Abondio.
I punti presi in considerazione sono molteplici: “Un’altra mia perplessità è data dal fatto che manchi completamente un progetto di base. Avremmo dovuto approvare l’acquisto di un immobile privato per 530mila euro su un progetto dai contorni incerti, sostenuto con un contributo di Regione Lombardia che è però destinato ai Distretti del Commercio, e non all’acquisto di un hotel. (...)

Paola Abondio: "Un colosso senza progetto vero"

La squadra guidata da Paola Abondio ha definito l’Operazione Mina “un colosso senza progetto vero”. Abbiamo quindi approfondito insieme a lei i temi affrontati in consiglio comunale.
“Pur riconoscendo l’importanza di sostenere il turismo, crediamo che questo intervento sollevi troppi interrogativi e che le risorse economiche destinate al progetto potessero essere impiegate in maniera più efficace per rispondere ai veri bisogni della città”, spiega Paola Abondio.
Un progetto privo di basi solide: “Il primo punto che abbiamo rilevato riguarda le tempistiche, un’operazione che si è chiusa molto velocemente e di cui siamo venuti a conoscenza soltanto una decina di giorni prima del consiglio comunale.
Non c’è stato quindi il modo di fare degli approfondimenti in merito anche perché la struttura è chiusa da diversi anni e ha bisogno di manutenzione, penso all’impianto elettrico o di riscaldamento, ma anche all’antisismica, un elemento che sappiamo bene quanto sia importante visti anche gli importanti lavori fatti sulle scuole della città. (...)

Benedetti: "Nessun confronto con gli operatori del territorio"

Critica anche la visione della consigliera Francesca Benedetti in merito all’Hotel Mina. “Penso che dietro questa scelta da parte dell’amministrazione ci sia una mancanza di presentazione del progetto e di una manifestazione di interesse da parte degli altri albergatori che vivono la stessa condizione dei proprietari del Mina ovvero che hanno le strutture alberghiere chiuse. Insomma, tutti loro potevano essere interessati a proporre la vendita al comune delle loro proprietà magari ad prezzo inferiore e con obiettivi che meglio sposavano i bisogni della città”.
Poi prosegue: “Il Comune ha deciso di acquistare questo hotel con mutui e tra i documenti c’è una delibera che stabilisce che una quota verrà imputata come “finanziamento operazione info point, mentre il sindaco ha sempre parlato di social point, che è un progetto totalmente differente.

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