Ma quanta meraviglia si vive in Valle Camonica.
Angoli di Paradiso si aprono mentre si sale verso le montagne. Questa settimana ci lasciamo trasportare nei paesaggi dell’Adamello e dai profumi inebrianti dei piatti della tradizione che sanno di funghi del sottobosco, immergendoci nei vapori densi della polenta taragna, tuffandoci nei sughi di selvaggina, sporcandoci i baffi col burro che sa ancora di malga e perdendosi nei sapori dei formaggi a km zero perchè “la boca l’è mia straca se no la de aca”.
Lo sguardo abbraccia il legno e le pietre a vista della Taverna del bracconiere storica attività di Breno premiata tra i locali più longevi da Regione Lombardia.
Ci accoglie con un sorriso sincero la titolare Lucia Salvetti, in uno dei rari momenti liberi da un lavoro che lascia ben poco tempo libero.
Da quando siete aperti?: “Dal lontano 1984, sempre la stessa conduzione della mia famiglia ma già prima, dal 1962, c’era un punto ristoro, ma aperto solo nel periodo estivo qui a metà montagna dove non c’era null’altro nel raggio di chilometri…”.
Immagino che da allora abbiate rinnovato l’ambiente che mi diceva essere molto piccolo: “Sì, decisamente, abbiamo iniziato subito a ristrutturare. Abbiamo scavato nella roccia, allargato e poi alzato, e dopo 41 anni lo stiamo ancora facendo, non si finisce mai”.
Quando dice “abbiamo” si riferisce a lei e al marito immagino: “Sì certo, il mio Giacomo (Sainini) purtroppo lui però non c’è più, sono vedova da quindici anni, ma lo ricordano ancora tutti. Lui è qui con noi tra queste mura che ha tanto amato, qui con i nostri figli che nel frattempo ho cresciuto e mi hanno aiutato tantissimo. Sono davvero grata perchè continuano ad aiutarmi anche adesso che sono grandi”.
Devi esserne orgogliosa, tutti maschi giusto? “Si, Morris, Luca e Diego, le mie colonne insieme alle mie nuore, Linda e Daria, in fondo sono stata fortunata”.
La vostra è quindi una conduzione familiare? “Diciamo all’80%, abbiamo poi altro personale in cucina e ai tavoli anche perchè abbiamo anche il bar”.
Quando hai cominciato, avevi esperienza nel settore? “Per nulla, mi ci sono proprio buttata e ho imparato passo a passo. Io figurati, lavoravo in sartoria e mio marito sui tralicci, però era la nostra occasione per stare insieme e fare qualcosa di nostro. Lui poi è diventato un pizzaiolo eccellente, ti dicevo che lo ricordano ancora tutti… ha passato l’arte ai suoi figli che si divertivano e imparavano…
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO DI ARABERARA VALCAMONICA IN EDICOLA DAL 5 DICEMBRE
breno
Lucia e la Taverna del Bracconiere: “Io lavoravo in sartoria e mio marito sui tralicci, è stata l’occasione per fare qualcosa insieme. La polenta, i funghi, le lumache, tutti prodotti a km 0”