ONO SAN PIETRO - Elena Broggi: “A scuola mi chiamano ‘Terminator’, ma sono anche sensibile. Tifo Juve, amo camminare e andare per funghi”
Piove a dirotto, pomeriggio di inizio agosto, una riunione dell’Unione dei Comuni della Media Valle la attende. Elena Broggi non si ferma un attimo, lei che oltre ad essere sindaco di Ono San Pietro, è anche insegnante e soprattutto mamma. Una vita frenetica, le chiediamo di raccontarcela. Partiamo dalle scuole. “Ho 58 anni, sono laureata in Ingegneria Civile ma la libera professione l’ho esercitata soltanto alcuni anni e poi mi sono dedicata all’insegnamento. Dal 1992 insegno all’Istituto Meneghini di Edolo, il vecchio corso per geometri per intenderci”. Che prof sei? “Basta dirti che nei corridoi mi chiamano ‘Terminator’? (ride, ndr) Diciamo che sono un’insegnante molto esigente, ma allo stesso tempo sono vicina ai ragazzi, se hanno bisogno di un aiuto non mi tiro di certo indietro. Un po’ come sono esigente da mamma e con me stessa, lo stesso faccio con i miei studenti… sono un po’ una rompiscatole, ma penso di avere la stima sia dei ragazzi che delle loro famiglie. La scuola è diventata casa mia, un po’ come il Municipio”. Potessi tornare indietro? “Dipende. Facevo la libera professionista, mi sono buttata in amministrazione, poi è nata mia figlia e ho dovuto fare delle scelte, non potevo arrivare dappertutto. Mi ricordo ancora quando andavo in cantiere con il pancione… non era il massimo (sorride, ndr). Ho deciso di dedicarmi all’insegnamento e il Comune ha preso parecchio del mio tempo. Se non fossi entrata in amministrazione probabilmente avrei proseguito con la mia professione, ma sono felice della mia scelta. Insegnare è un mestiere bellissimo, lavoro con i ragazzi del triennio e mi sono presa delle belle soddisfazioni”. Tu che studentessa eri? “Di sicuro non ero una secchiona, alle superiori ho fatto il Liceo Scientifico al Camillo Golgi, ho sempre studiato, l’impegno era discreto, diciamo così. All’università mi sono anche divertita parecchio, mi ritagliavo anche qualche spazio per me”. Il tuo carattere? “Sono decisionista per natura, trascinatrice… ho un senso innato del comando (ride, ndr). Può essere un difetto, a volte mi rendo conto che rischio di sembrare un po’ prepotente”. Segno zodiacale? “Gemelli. Sono un muro, come mi definisce qualcuno, ma sono anche sensibile come un gelato che si squaglia al sole”.
Come stai passando l’ultimo agosto da sindaco? “Quest’anno non ho avuto un minuto di tregua, la scuola è finita, ho fatto gli esami di maturità, ma dal punto divista amministrativo non ho mai smesso di lavorare. Abbiamo in ballo tantissimi cantieri e scadenze molto ravvicinate, poi ci si mette il maltempo e insomma, il tempo per pensare alle vacanze non ce l’ho. Verso la fine di agosto ci saranno i corsi di recupero poi gli esami… magari mi prenderò qualche giorno a Ferragosto, ma senza muovermi da casa”. Mare o montagna? “Montagna, sono un’appassionata di camminate, di trekking e se poi arrivano i funghi… la mia grande passione”. E a proposito di passioni: “Il calcio, mi è sempre piaciuto molto. Seguo la Nazionale come tutti e poi sono tifosa della Juventus. Ai tempi di Moggi non perdevo una partita! Lo stadio? No, non mi piace il casino, sono piuttosto solitaria”.
Ti piace leggere? “Con i ritmi vorticosi di questi ultimi anni ho letto poco, ma soprattutto durante il lockdown ho riscoperto la televisione e in particolare i film. Mi piacciono molto quelli storici, ma anche le serie tv, soprattutto quelle del periodo dell’Impero Romano e del Medioevo”. Musica? “Qualche anno fa mi sono affezionata al liscio e sono anche diventata una brava ballerina, poi il Covid ha bloccato tutto. Spero di riprendere presto perché è la mia seconda passione”.
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