Paolo e la Malegno - Borno corsa in ricordo di papà Cilio
La magia della Malegno – Borno è tornata a divertire e far sognare grandi e piccini. Ma dentro la Malegno – Borno non ci sono solo rombi di motore, cronometri, chilometri di strade da percorrere, lacrime di gioia o di delusione.
Dietro ogni pilota c’è una storia fatta di passione e di tanto lavoro e dentro ogni vettura ci sono ricordi che fanno battere il cuore.
Un po’ come dentro la Lancia Fulvia giallo rossa guidata da Paolo Ravelli Damioli (originario di Artogne ma da dieci anni vive a Pian Camuno), che quella Malegno - Borno l’ha corsa per papà Cilio, “proprio come gli avevo promesso prima che se ne andasse e non è stato facile tornare rimettere la tuta dopo 13 anni”.
Sì, perché Cecilio, da tutti conosciuto come Cilio, se n’è andato a settembre lasciando parcheggiata la sua ‘Fulvietta’ in un angolino della sua officina e poi rispolverata da Paolo per l’occasione. “L’obiettivo era quello di farle tagliare il traguardo della gara e di darle un bacio sul cofano proprio come faceva mio papà”, racconta Paolo con la voce che ancora trema per l’emozione, “e sono felicissimo, perché è andata proprio così”.
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