ospedale di esine

“Qui abbiamo un centro ambulatoriale e non residenziale, sempre più giovani, molti anche dall’Alto Sebino”

“Qui abbiamo un centro ambulatoriale e non residenziale, sempre più giovani, molti anche dall’Alto Sebino”
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In Italia nel 2019 i casi di disturbi alimentari (anoressia, bulimia e binge eating) intercettati erano stati 680.569, nel 2020 erano balzati a 879.560, nel 2021 a 1.230.468, e nel 2022 a 1.450.567. Numeri impressionanti. Abbiamo deciso di contattare l’Ospedale di Esine, che dal 2009 ha al suo interno un ‘Centro Disturbi Alimentazione’ e ne abbiamo parlato con la responsabile, la Dottoressa Giuseppina Barcellini.

Il nostro Centro dà un servizio ambulatoriale e non residenziale (significa che non ci sono posti letto per il ricovero dei pazienti, ndr). Prendiamo in carico pazienti a partire dai 15 anni e pazienti che hanno come riferimento medico un neuropsichiatra o uno psichiatra e fanno un percorso all’interno del Centro con diverse figure professionali come nutrizionista, psicologo, neuropsichiatra, psichiatra e infermiere”.

Sono due i tipi di percorso: “C’è la presa in carico ambulatoriale semplice oppure l’ambulatoriale intensivo, ovvero le pazienti rimangono in struttura a pranzo, si fermano il pomeriggio, fanno merenda ed escono con la cena che consumano a casa. C’è quindi il monitoraggio del pranzo e della merenda e un monitoraggio a domicilio per quanto riguarda la tipologia di cibo che viene somministrata”.

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