Boario

Sandra, che si prende cura di mamma Maria: “La demenza è come vivere un film al contrario della vita…”

Sandra, che si prende cura di mamma Maria: “La demenza è come vivere un film al contrario della vita…”

“Spesso penso che se io e mamma non avessimo avuto il rapporto che c’è stato prima della malattia, forse non sarei riuscita a dare anima e corpo nella sua cura e invece questa è l’unica strada che vedo possibile, almeno fino a quando ce la farò”.
Sandra Leonardi ha un sorriso luminoso quando parla di mamma Maria, 85 anni compiuti a marzo.
Entrambe vivono a Boario, mamma Maria sopra l’appartamento di Sandra.
Un giorno del 2017, anzi una diagnosi, ha cambiato la loro vita: demenza frontotemporale, una demenza rara, di cui si sapeva poco, pochissimo. Sandra racconta: “Mamma abitava da sola ed è sempre stata autonoma, ha sempre gestito tutte le sue cose, ma un avvenimento mi ha fatto capire che qualcosa non andava”.
Un fulmine a ciel sereno: “Mi sono chiesta come avessi fatto a non accorgermi di quello che stava succedendo”.
Così iniziano gli accertamenti: “Una prima visita dalla neurologa ci ha portate a fare una risonanza magnetica per l’accertamento. La sua era una forma rara e, non che adesso sia facile, ma i primi due anni non sapendo nulla di questa malattia, sono stati duri”.
In cosa si manifestava? “La sua demenza ha compromesso il suo atteggiamento e comportamento. Mamma è sempre stata una persona introversa, sensibile, affettuosa, tranquilla e pacata, invece era diventata molto agitata, nervosa e irascibile.
Nel 2019 la malattia procede e gli episodi di deliri di latrocinio e allucinazioni si verificano anche di notte”.
Poi una svolta: “Ho saputo che avevano organizzato un corso per le demenze ed è lì che ho scoperto il modello Sente-mente… per me è stata una fortuna! Attraverso loro ho capito che sono io a dover costruire un ponte verso mia mamma, perché lei non aveva più la stessa capacità di comunicare e soprattutto più io ero nervosa e agitata e più lei si agitava.
Le persone con demenza hanno bisogno di gentilezza e rassicurazioni, perché stanno perdendo pian piano le loro sicurezze e le loro memorie. Il corso mi è servito tanto: per calmare la mia agitazione, per accettare la situazione mutata, per imparare come calmarsi attraverso la respirazione. E di conseguenza mi ha aiutato a tranquillizzare la mamma, parlandole con calma, magari accarezzando le sue mani…

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