CIMBERGO

Andreina e quel “tenace esile filo” che raccoglie le tradizioni popolari

Andreina e quel “tenace esile filo” che raccoglie le tradizioni popolari
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Un libro. Una raccolta di tradizioni. Un documento che evita che il grande patrimonio della cultura popolare si smarrisca.

Si chiama ‘Un tenace esile filo’ ed è la pubblicazione curata da Andreina Polonioli, nativa di Cimbergo, dove risiede tutt’ora. Laureata in materie letterarie, ha vissuto una vita da insegnante, sia nelle elementari, sia nelle medie sia al liceo. E da sempre è attiva in paese, contribuendo alla vita civica e religiosa. “In particolare – sottolinea - ho raccolto e scritto le memorie e i pensieri della mia comunità: alla fine ogni ‘voce’ ha trovato il giusto posto in questo libro”.

Un lavoro che nasce parecchio tempo fa. “Non ricordo più quando ho iniziato seriamente a raccogliere testimonianze della cultura locale e del dialetto, so solo che mi è sempre piaciuto ascoltare racconti e aneddoti legati alle varie festività e ricorrenze, mi fermavo volentieri a parlare con le persone (non necessariamente anziane) di fenomeni atmosferici, coltivazioni, abitudini, ricordi personali ... e a un certo punto ho cominciato ad annotare detti, proverbi, preghiere, indovinelli e tanti altri modi di dire. Quando trovavo tempo libero reciproco a disposizione, mi recavo da loro e registravo quanto dicevano, ogni momento era buono per chiedere delucidazioni su uno o sull'altro dei detti annotati nel corso degli anni, e le mie ‘fonti’ sapevano aspettare con pazienza che tirassi fuori il taccuino o i foglietti inseparabili dove annotavo le necessarie postille e rettifiche”.

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