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Bianchi: “L’ex Banzato potrebbe essere il nostro ‘Central Park’. Viabilità, turismo e sicurezza: serve subito un progetto”

Bianchi: “L’ex Banzato potrebbe essere il nostro ‘Central Park’. Viabilità, turismo e sicurezza: serve subito un progetto”
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C’è un velo di rammarico nel tono di voce del consigliere di minoranza Fabio Bianchi quando parla della città. “Il tema del declino continuo dal punto di vista immobiliare è sotto gli occhi di tutti. Il bonus facciate è stato usato poco, anche se molti edifici necessitano di ristrutturazione; in questo caso sono convinto che l’amministrazione debba sollecitare di più”.

Quello del degrado tra alberghi in disuso e altre strutture fatiscenti è un problema evidente: “Non possiamo fare a meno di parlare di ordine pubblico e il tema dell’area ex Banzato è preoccupante. Parto proprio da qui: potrebbe essere il polmone verde della nostra città, ha bisogno di essere riqualificata con un’edilizia moderna che potrebbe svilupparsi in altezza dando a Boario un connotato di città. Oltre a sistemare la viabilità e risolvere il problema dei parcheggi, potrebbe essere un parco verde… insomma il nostro ‘Central Park’. Sappiamo che c’è una proprietà privata che deve essere tutelata, ma gli interventi che si prevedono devono essere di qualità. Mi spiego meglio: mi spaventa sentir parlare di una centrale legata al deposito dell’idrogeno all’interno di quell’area. Purtroppo ci è stato fatto soltanto un accenno durante una commissione, ma non abbiamo mai visto progetti. Non siamo contrari a prescindere, potrebbe essere un’idea, ma vogliamo capire che tipo di business ci possa essere dietro, che opportunità ci sono per la città e soprattutto se potrebbe rappresentare un rischio per la popolazione. Crediamo fortemente in quell’area, che potrà sicuramente migliorare la qualità di vita della città. Crediamo sia stato fatto troppo poco per il patrimonio di Darfo Boario Terme; per dare dei buoni servizi serve anche lavorare sulla viabilità e in questo caso reputiamo un’occasione persa il fatto di non aver sfruttato il sottopasso in centro a Boario in concomitanza con la realizzazione della piazza Einaudi. Il traffico in quel modo sarebbe stato deviato, mentre nelle ore di punta ci troviamo colonne anche di un chilometro ferme in attesa al passaggio a livello. Boario ha bisogno di una svolta e il miglioramento è ancora fattibile, perché ci sono molti servizi che lo rendono un unicum in Valle. Chiaro che se il declino continua, i servizi se ne vanno e rischiamo di regredire sempre di più”.

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