l'inchiesta

Bufera in Valcamonica: arrestato il fratello del sindaco di Paspardo per “frode fiscale”

Bufera in Valcamonica: arrestato il fratello del sindaco di Paspardo per “frode fiscale”
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C’è anche Roberto De Pedro, fratello minore del sindaco di Paspardo, Fabio, tra i dieci arrestati per una frode fiscale da oltre 160 milioni di euro. I ‘cash dog’ della Guardia di Finanza hanno fiutato le banconote nascoste, un milione di euro, all’interno di una valigia nell’abitazione dei genitori di De Pedro.

Ma torniamo all’inizio di questa vicenda. La Guardia di Finanza di Brescia, coordinata dalla Procura, ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di dieci persone, sei condotte in carcere e quattro ai domiciliari, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa 160 milioni di euro. 80 in tutto gli indagati, di cui 22 bresciani o comunque residenti sul territorio, oltre a 48 società, 21 delle quali straniere.

Durante le perquisizioni svolte dalle Fiamme Gialle nelle province lombarde di Brescia, Bergamo, Mantova, Monza-Brianza, Como e Cremona, è stata trovata a casa dei genitori di de Pedro anche la valigia con all’interno un milione di euro in contanti, in gran parte composto da banconote da 50 euro.

Al vertice di questo ‘sistema di frode’, secondo le indagini, ci sarebbero i due fratelli bresciani Massimiliano e Federico Borghesi, titolari di un’azienda di metalli ferrosi, che ora si trovano agli arresti. Secondo il gip l’azienda “pur essendo effettivamente operativa sul mercato nel commercio dei metalli, si sarebbe dedicata anche alla emissione di fatture oggettivamente inesistenti a beneficio di fittizie aziende clienti”.

Dagli accertamenti della Guardia di Finanza sono emerse inoltre circa 32 società cartiere, di cui 11 italiane e 21 straniere, utili a generare fatture di operazioni inesistenti per oltre 160 milioni di euro (con conseguenti 26 milioni di Iva evasa): si tratta di imprese costituite con il solo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti, consentendo a imprese produttive di utilizzarle a fini di evasione fiscale.

“La concreta capacità di procurarsi tempestivamente somme liquide costituiva mezzo formidabile per assicurare il successo degli affari criminosi del sodalizio”…

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