PISOGNE – LA STORIA

Carlo, Luca, Gloria e Laura, quattro fratelli e un camping: “Ci sembra di lavorare ogni giorno nel giardino di casa”

Carlo, Luca, Gloria e Laura, quattro fratelli e un camping: “Ci sembra di lavorare ogni giorno nel giardino di casa”
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Carlo, Luca, Gloria e Laura. Quattro fratelli (le due sorelle sono gemelle). 34, 32 e 27 anni. Poi c’è mamma Cinzia e un campeggio, il Camping Eden di Pisogne, che oggi li unisce più che mai. Un’avventura iniziata quasi per caso in un anno così particolare come il 2020. Ma per raccontare la storia di questa famiglia bergamasca (sono originari di Calcio, nella bassa bergamasca, mentre i nonni materni sono di Predore) dobbiamo riavvolgere il nastro e tornare al 2017. Lo facciamo insieme a Luca, che in un giorno di calma, ci dedica un po’ del suo tempo. E allora partiamo.

“Carla, la cugina di mia mamma, era proprietaria del Campeggio Eurovil a Predore. Nel 2017 ha proposto a mia mamma di gestirlo insieme a lei coinvolgendo  anche mio fratello e le mie sorelle... dopo che la vecchia gestione aveva deciso di lasciare dopo 18 anni. Nel 2018 purtroppo Carla è venuta a mancare e così sono subentrato io.

Arrivavamo tutti da esperienze diverse, mio fratello faceva il pasticcere, io ho fatto un po’ di tutto nella mia vita, dal metalmeccanico all’assicuratore, il barista e il gelataio, mentre le mie sorelle uscivano dal loro percorso di studi. Siamo riusciti in poco tempo a svecchiare il campeggio: è arrivata la pizzeria oltre che al bar, infatti abbiamo iniziato a sfruttare anche il secondo piano dell’edificio che fino a quel momento era rimasto chiuso. Insomma è iniziato tutto così, quasi per scherzo, ma eravamo soddisfatti. Poi c’è stato un incontro particolare che ha fatto sì che oggi siamo qui a Pisogne. A me piaceva molto andare a ballare e in quel periodo frequentavo spesso lo Scaccomatto. Lì ho conosciuto Alberto Levito, il gestore, abbiamo iniziato a parlare e abbiamo scoperto di avere una cosa in comune, anche lui aveva un campeggio di proprietà a Pisogne. Ci ha conosciuto, ci ha visto lavorare in campeggio, gli è piaciuto il nostro modo di fare e così ci ha lanciato l’idea di provare a gestire anche il suo. Inizialmente ero molto scettico, eravamo impegnati con l’Eurovil, pensare di aggiungere anche un altro camping poteva essere una follia.

Ho deciso comunque di parlarne con la mia famiglia e di andare a vederlo con Alberto. Beh, quando sono arrivato... la vista sul lago, le potenzialità di quel luogo… ho deciso di accettare. Era una scommessa, ma ci volevo provare. Avevamo tutto il tempo di pianificare la stagione, non avevamo vincoli, sicuramente pensavamo che la pandemia se ne sarebbe andata, che avremmo potuto aprire ad aprile. Invece poi è andata come sappiamo.

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