CRONACA DI UN DELITTO. Il borgo di Paline, i sacchi neri, Carol, il suo bimbo, Davide Fontana, la violenza, il sangue, le cesoie e…il cibo

CRONACA DI UN DELITTO. Il borgo di Paline, i sacchi neri, Carol, il suo bimbo, Davide Fontana, la violenza, il sangue, le cesoie e…il cibo
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20 MARZO: il corpo di una donna viene ritrovato nel pomeriggio di domenica da un uomo di Paline, Fausto Fedrighi, 60 anni, stava camminando e ha notato che nella scarpata, poco sotto il ciglio della strada, c’erano quattro sacchi neri. L’uomo li apre e vede... il braccio di una donna, scatta l’allarme.

I sacchi col cadavere a Paline

Nei quattro sacchi ci sono 15 pezzi di un corpo femminile, smembrati e sezionati, tra cui le mani e la testa, il volto è sfigurato da bruciature mentre parte della pelle è strappata, pelle tolta dove ci sono alcuni tatuaggi.

Il corpo è quello di una donna minuta, apparente età sui 30-35 anni. Il corpo è semicongelato, la vittima sarebbe stata fatta a pezzi con un coltello e poi congelata in un freezer domestico. Poi il volto sarebbe stato sfregiato con il fuoco.

Scattano le verifiche. Nessuna denuncia di scomparsa è compatibile con i resti della donna trovata. Infruttuose le ricerche, a partire da impronte digitali nella banca dati per verificare se la donna fosse già nota alle forze dell'ordine.

Le registrazioni delle telecamere della zona potrebbero portare elementi utili? Nemmeno quello è chiaro. Si tratta di una zona isolata, poco illuminata. Una donna di corporatura esile, alta un metro e sessanta per cinquanta chili. La pelle chiara. Ignota la causa precisa del decesso prima dello smembramento del cadavere. La donna è stata fatta a pezzi in maniera precisa, esperta. I sacchi erano in una scarpata di una strada secondaria interna, una sorta di discarica a cielo aperto.

I tatuaggi

Si indaga per omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere. Forse un indizio utile arriverà dall'analisi di alcuni segni indelebili (o quasi) che la vittima stessa aveva deciso di farsi.

Tatuaggi, più d'uno, che forse il killer ha provato a cancellare, brutalmente, dopo l'omicidio, per rendere più complessa - forse impossibile - l'identificazione.

Viene attivato il Commissario straordinario per le persone scomparse, che fa capo al ministero dell’Interno, monitora e coordina le attività di ricerca, favorendo il confronto incrociato dei dati a disposizione a livello nazionale, su persone sparite o cadaveri non identificati.

Gli inquirenti con specialisti sono tornati in quella scarpata di Paline.

C'era anche un drone. Dai sorvoli di quell'angolo della vallata potrebbero venir fuori immagini importanti per le indagini. Alla ricerca di una minima traccia.

Gli inquirenti hanno diffuso alcuni particolari "affinché i possibili conoscenti della donna o i tatuatori possano fornire informazioni utili all’identificazione".

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