Dopo la morte per overdose di due camuni sgominata banda guidata da un 82enne che riforniva di droga la Valcamonica e il Sebino

Dopo la morte per overdose di due camuni sgominata banda guidata da un 82enne che riforniva di droga la Valcamonica e il Sebino
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In Valcamonica la neve non manca, e non ci riferiamo solo a quella che ha riempito le piste da sci, purtroppo ferme, ma la ‘neve’ che si sniffa e che si usa per sballarsi. Insomma, in tempi di crisi la droga comunque non scarseggia, anzi. Droga che nei mesi scorsi è costata la vita ad alcuni residenti camuni. 

E adesso ci sono novità. 

Ma facciamo un passo indietro. A giugno dello scorso anno una ventina di persone sono finite in manette per traffico e spaccio di droga tra la Valle Camonica e il Sebino. 

Un’indagine complessa che ha permesso ai militari di ricostruire la filiera dello spaccio, indagine scattata dopo la morte per overdose di due camuni: un 48enne di Braone nel novembre del 2018 e un 52enne di Ono San Pietro nel febbraio dell’anno dopo. La ricostruzione dei carabinieri di Breno ha permesso l’identificazione tra gli altri di Manuele Lucciolo, 45enne di Ceto che avrebbe ceduto la dose letale al 48enne.  Nei giorni scorsi 12 imputati hanno partecipato al processo con rito abbreviato davanti al Gip, Riccardo Moreschi. Il Pubblico Ministero Donato Grego ha chiesto la pena di 9 anni per Giuseppe Vangelisti, 45 anni, ritenuto uno dei fornitori della droga insieme al fratello Fabio che con l’aiuto di due complici sarebbe stato in grado di confezionare fino a un centinaio di dosi di cocaina al giorno, oltre a decine di dosi di eroina a Cividate Camuno. 

Ma al vertice di tutto, a Provaglio di Iseo, dove i fratelli Vangelisti si rifornivano, c’era l’anziano Gianbattista Crotti, 82 anni, già condannato in passato per gli stessi reati.

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