Dottor Giovanni Mazzoli, Primario di Oculistica, che coi soldi in ‘nero’ dei pazienti si sarebbe comprato diamanti e la villa in Sardegna
Il dottor Giovanni Mazzoli arriva da Breno. Primario di Oculistica dell’Ospedale di Esine. Ora agli arresti domiciliari. L’accusa è davvero pesante e tocca un nervo scoperto della sanità.
Truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità. È di questi reati che il primario di Oculistica dell’Ospedale di Esine, il dottor Giovanni Mazzoli, dovrà rispondere dopo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Federica Brugnera che ha portato all’arresto da parte dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Breno nella mattinata di lunedì 19 giugno.
L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia era iniziata ad ottobre 2022 in seguito ad un’intercettazione tra un paziente e la moglie controllati per un’altra inchiesta: “Per farti operare, se sei andato nel suo studio, ti fa pagare la tangente per saltare la coda, di solito sono 400 o 500 euro”, si dicevano. Nel mese di aprile di quest’anno l’indagine si è chiusa: il primario, abusando della sua posizione di vertice all’interno della struttura ospedaliera, avrebbe, secondo la tesi accusatoria, indotto i suoi pazienti, che dovevano essere sottoposti ad interventi chirurgici alla cataratta, a consegnare somme di denaro non dovute in cambio del loro inserimento nelle liste delle operazioni da eseguirsi in ospedale a Esine, “eludendo di fatto i lunghi tempi di attesa gestiti dal Centro Unico di Prenotazione”, come spiegano gli inquirenti. Dopo aver fatto eseguire agli interessati gli esami strumentali preliminari, il dirigente, a fronte della consegna dei soldi, avrebbe fatto inserire i loro nominativi nelle liste degli interventi ed avrebbe eseguito operazioni oculistiche in 30-40 giorni. In una ventina di casi il dottor Mazzoli si sarebbe fatto consegnare somme in denaro tra i 50 e i 700 euro per accelerare l’intervento dei pazienti.
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