INCHIESTA

Il buio sugli impianti, ma "Montecampione è vivo"

Il buio sugli impianti, ma "Montecampione è vivo"
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La decisione di Stefano Iorio di lasciare Montecampione ha fatto calare il buio sugli impianti. Gli uffici di Montecampione Ski Area sono chiusi, tanto da sembrare abbandonati, l’ultimo post sulla pagina Facebook risale al 29 ottobre con la lettera in cui si annuncia il cambio di proprietà degli impianti, mentre sul sito web una fascia rossa lascia poco spazio alla fantasia: “IMPIANTI CHIUSI”.
E non succedeva da una cinquantina di anni, Covid a parte, ovviamente. Facciamo però un passo indietro.
Stefano Iorio a fine ottobre ha comunicato di voler fare un passo indietro per “l’impossibilità di stabilire un rapporto positivo di collaborazione con le istituzioni pubbliche del territorio camuno”. L’imprenditore ha deciso di vendere la MISAmontecampione a un gruppo di investitori privati guidati da Roberto Chiodelli, fondatore della Special Situations Srl, società di Milano attiva nel campo delle ristrutturazioni societarie e nel rilancio di realtà aziendali in difficoltà. La Misa detiene l’87% della Montecamione Ski Area Srl, la società proprietaria degli impianti di risalita della stazione sciistica che si estende fra Artogne e Pian Camuno. Non l’ha digerita facilmente Paolo Birnbaum, che oltre ad essere presidente del Consorzio Montecampione è anche socio di minoranza di MISA.

Sul numero in edicola trovate le interviste al presidente dell'Associazione Commercianti e ad alcuni commercianti.

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