Alta Valle

Il ghiacciaio restituisce i cadaveri dei soldati

Nelle scorse settimane in Presena sono stati trovate alcune ossa delle gambe e il cranio.

Il ghiacciaio restituisce i cadaveri dei soldati
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di Giancarlo Maculotti

Alcuni hanno avuto almeno una tomba. Altri nemmeno quella. Un soldato è riemerso quest’estate sul Presena. Capita spesso nella stagione calda di trovare resti di soldati della Prima Guerra nei ghiacciai in ritiro.  Sono passati 102 anni dalla fine del primo conflitto mondiale, ma le sorprese non mancano.  Del soldato caduto in Presena sono stati trovate alcune ossa delle gambe e il cranio.
Qualcuno li ha pietosamente avvolti in una bandiera italiana. Impossibile identificarlo.  Rimarrà fra i soldati dichiarati dispersi e mai restituiti alle famiglie. Ogni anno appaiono resti sconosciuti della grande guerra.  Negli ultimi giorni è stata riportata dalla stampa la notizia del ritrovamento di una postazione austriaca nel parco dello Stelvio, di fronte all’Ortles e al Zebrù, con tutti gli oggetti della vita quotidiana di un plotone che la abbandonò appena prima dell’armistizio.  La Regione Lombardia ha finanziato l’operazione di recupero (2,6 milioni di €) al Museo della Guerra Bianca di Temù.  L’ingresso della galleria era stato occultato dal ghiacciaio per un secolo.

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