Il rifugio Baita Adamè punta sull’energia verde
In arrivo una centralina idroelettrica, intervento da 200mila euro.
Lavori ad alta quota in vista in valle Adamè. L’associazione gruppo volontari baita Adamè è riuscita infatti a reperire le risorse necessarie per un importante intervento sul proprio rifugio, che consentirà un notevole passo in avanti sulla strada dell’utilizzo di energia pulita. È in arrivo, infatti, una nuova centralina idroelettrica.
Una tappa importante nella storia dell’associazione, che si prende cura di questo rifugio posizionato a metà valle sul sentiero 1 del parco dell’Adamello sin dalla metà degli anni Ottanta. “L’associazione è nata nel 1986, quando il comune di Cedegolo ha fatto un bando per l’affitto di due baitelli che risalivano ai tempi della guerra – inizia a raccontare il presidente del gruppo Leone Romelli -. Erano andati in disuso e si voleva trovare qualcuno che li sistemasse e li sfruttasse. Con un gruppo di alpinisti e consiglieri del CAI di Cedegolo abbiamo partecipato al bando e abbiamo ottenuto la concessione dal Comune”.
I membri dell’associazione iniziano le loro attività autotassandosi, così da poter raccogliere i fondi necessari per pagare l’affitto dei baitelli e soprattutto per iniziare la costruzione del rifugio. “Nel 1992 sono iniziati i lavori per il rifugio: vicino ai baitelli c’era una malga, costruita nel 1954 per il bestiame, ma rimasta senza il tetto dopo una bufera. L’abbiamo ricostruita di nuovo dato che ne rimaneva in piedi solo qualche muro. Tutti i lavori sono stati effettuati dai volontari, grazie al coinvolgimento dei gruppi di alpini di Cedegolo-Grevo, di Niardo e vari altri volontari che venivano anche da fuori paese”.
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