Malegno

Il sindaco ‘adotta’ una quarantina di bachi da seta

L’allevamento dei bachi era molto diffuso in tempi lontani a Malegno, in Valle Camonica e in tutto l’arco alpino.

Il sindaco ‘adotta’ una quarantina di bachi da seta
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“Chi mi conosce un po' ritiene che tra i miei difetti ci sia una leggera tendenza alla craponaggine...”.

Comincia così uno dei tanti post ‘illuminanti e illuminati’ che Paolo Erba, primo cittadino di Malegno, pubblica sulla sua pagina facebook, seguita e apprezzata da moltissime persone ben oltre i confini della Valle Camonica.

“Ora, ritenendo tutto ciò assolutamente falso e tendenzioso - continua, in modo ironico, il sindaco -  sulla questione che vi presento or ora tali dicerie potrebbero avere qualche seppur piccola piccola ragione.

Sono alcuni anni che parlo a mezzo mondo della questione di riprendere, solo a titolo storico-ambientale, l'allevamento dei bachi da seta.

Era una delle tradizioni di Malegno e delle valli alpine, e mi piacerebbe moltissimo trovare il modo di raccontare ai nostri ragazzi come funzionava.

Quindi, in attesa, mia figlia ed io, complice Santa Lucia, Valeria Leoni dell'Unimont (che un poco sembra Santa Lucia, ma che ci vede) e MicroMegaMondo, siamo diventati genitori affidatari di una quarantina di bachi, che oggi hanno deciso di sgusciare fuori dalle loro uova.

Sono quei laurhì che vedete a destra.

Abbiamo provato a dargli il nome, ma è un casino riconoscerli.

Allevamento invernale, finto e in casa, con alimentazione preparata a base di gelsi (quelle pallottole che vedete a sinistra) e non all'aperto.

Ma vediamo se riusciamo a farli imbozzolare, che poi lo proviamo in primavera.

Se funziona, temete, che rischiamo davvero di riempire di bachi il paese.

Vi teniamo aggiornati!”.

Il messaggio di Paolo Erba si completa con un post scriptum.

“P.s.: se avete materiale storico sul tema, anche semplicemente ricordi, fateci sapere. Prima o poi il parco tematico lo creiamo davvero”.

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