Pisogne

Il sindaco Laini: “2020 anno complicato, ma il lavoro di squadra ha fatto la differenza"

Il sindaco Laini: “2020 anno complicato, ma il lavoro di squadra ha fatto la differenza"
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Sta per chiudersi un 2020 difficile, lo è stato anche per Pisogne, e così abbiamo chiesto al  primo cittadino Federico Laini di fare un bilancio dell’anno, raccontandoci come è stato vissuto, partendo dal Covid, passando per il volontariato, i progetti che si sono trasformati in realtà e altri che sono rimasti nel cassetto in attesa di tempi migliori. L’emergenza sanitaria è stata però la protagonista e quindi partiamo proprio da qui.

Il 2020 è stato un anno complicato, l’emergenza sanitaria ha impegnato in prima linea anche le amministrazioni. Il programma che avevate in mente ad inizio anno è cambiato radicalmente?

Sì, sicuramente il 2020 è stato un anno complicato, complesso sotto molteplici aspetti. Un anno che è servito a tutti a ripensare a quali siano le priorità, le cose a cui vale veramente la pena dedicare tempo ed energia.

Per me è stato anche provante, soprattutto nel corso di quella che viene chiamata la prima ondata, in cui ho cercato di contattare le famiglie di tutti i cittadini che risultavano positivi.

Percepire le preoccupazioni, il dolore e l’ansia di chi si trovava a combattere contro qualcosa che era completamente sconosciuto mi ha fatto riflettere molto. E’ stato poi un anno chiaramente triste: Pisogne ha perso moltissime persone che hanno fatto la storia del nostro paese, senza avere avuto nemmeno la possibilità di salutarle come tutti avrebbero voluto.

La tragedia ha comunque permesso di far emergere la forza della nostra comunità, che ha saputo fare squadra e “resistere” insieme, in ogni campo. Pisogne si è dimostrato ancora una volta un paese forte e ben strutturato. Il volontariato è stato fondamentale, sicuramente nel corso dell’intervista avremo modo di parlarne.

Il nostro programma più che cambiato si è integrato. Abbiamo cercato di portare avanti quanto era già in previsione, a cui si è aggiunto tutto ciò che è stato inevitabilmente legato alla pandemia. Abbiamo organizzato decine di servizi per la popolazione e per aiutare le famiglie e le fasce più deboli. Abbiamo messo in campo una serie di misure, sia a livello di eventi che di contributi, per aiutare i nostri commercianti, che come sappiamo essere una categoria particolarmente colpita. E poi abbiamo fatto una serie di lavori per permettere ai nostri studenti di frequentare le lezioni in sicurezza.

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