Il sindaco Ramazzini è pronto al bis
“Squadra quasi al completo, siamo uniti. Un sogno rimasto nel cassetto? La scuola di Beata, ma ci stiamo lavorando”.
Sta per calare il sipario sui primi cinque anni da sindaco di Giorgio Ramazzini, che il mondo dell’amministrazione lo conosce già da tempo. Un mandato, quello che sta per chiudersi, segnato da opere e progetti, ma anche da un’attenzione particolare per il sociale e per le fasce più deboli della popolazione. Con grande probabilità i cittadini saranno chiamati alle urne nel mese di settembre, insomma c’è ancora qualche mese per portare a termine gli ultimi lavori.
Partiamo proprio da qui, dal rush finale: “Non riusciremo a portare a termine il programma, ma mi sento di dire che non è per colpa nostra, il 2020 ci ha penalizzato parecchio, i bandi regionali sono stati congelati e noi avevamo in calendario la nuova scuola di Beata. Attendiamo quindi aprile e maggio per accedere agli eventuali bandi, anche se è chiaro che non riusciremo a dare inizio all’opera prima delle elezioni. Intanto stiamo portando avanti alcune opere come l’efficientamento energetico sulla copertura dell’edificio della farmacia, abbiamo sostituito i serramenti della palestra e per quanto riguarda la viabilità abbiamo in programma la realizzazione di un piccolo parcheggio in via Bertoli Bortolo. E come ogni anno in primavera, andremo ad asfaltare alcuni tratti delle nostre strade”.
Il sindaco guarda al passato… “Sono abbastanza soddisfatto del cammino fatto fin qui, insieme a me c’è una squadra giovane e che si è sempre messa in gioco. Più del 50% del nostro gruppo era costituito da ragazzi alla prima esperienza e quindi il primo anno è servito per capire come funziona la macchina amministrativa. Abbiamo inoltre perso un anno e mezzo per la pandemia, ma tutto sommato siamo riusciti a portare a termine quello che ci eravamo prefissati. Non sono gli anni delle grandi opere questi, ma mantenere quello che già c’è, è un’ottima cosa. Anche per quanto riguarda il discorso assistenziale non possiamo che essere soddisfatti, perché in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, siamo riusciti ad investire tempo e risorse per dare risposte concrete ai nostri cittadini. Prima di questi cinque anni, sono stato amministratore per un decennio, non era la stessa cosa, prima mi occupavo di opere pubbliche, ho sempre cercato di essere più disponibile possibile, la porta del Municipio è sempre stata aperta. Certo, ci sono state situazioni che mi hanno segnato, soprattutto durante l’ultimo anno… ho sempre cercato di stare vicino alle persone, telefonavo non tanto per capire se rispettavano la quarantena e le restrizioni, ma per capire come stavano. Viviamo in un paese piccolo, dove ci si conosce tutti, ho perso persone che conoscevo, li portavano in ospedale e non li vedevi più”.
E ora è tempo di guardare alle elezioni, al futuro di Pian Camuno, Ramazzini è pronto per il bis: “I giovani hanno portato grande entusiasmo all’interno della nostra squadra e questo ha giovato anche a me in prima persona, siamo sempre stati uniti e compatti, qualche discussione è normale, ma si è sempre risolto tutto all’interno del Municipio.
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