INCHIESTA - Sindaci sull'orlo di una crisi di nervi

INCHIESTA - Sindaci sull'orlo di una crisi di nervi
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Oggi fare il Sindaco è rischioso. Si è sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Si vorrebbe semplificare, rispondere immediatamente alle esigenze e ai bisogni, superare le barriere poco architettoniche della burocrazia, insomma bypassare le norme e le leggi per arrivare a dare risposte in tempi che non siano biblici. Per cui la tentazione di fare in fretta (e furia) ogni tanto va a cozzare contro quelle norme che sembrano soltanto delle forche caudine. Poi arrivano le denunce, le inchieste e si finisce nell’occhio del ciclone di procedimenti giudiziari che quelle leggi le vogliono rispettate ma si trascinano per anni, come nel caso di Ceto. In valle Camonica i casi di coinvolgimenti in questi gironi che spesso sono infernali, lunghi, costosi, rischiosi e che portano a condanne, sono rilevanti anche solo numericamente. Proviamo a mettere in fila i casi che hanno coinvolto sindaci camuni. Sperando di non fare errori, semmai pronti a precisare e rettificare qualora le cose siano diverse e pronti a pubblicare le versioni degli interessati. Queste che pubblichiamo sono le notizie in nostro possesso.

Da Marina Lanzetti, sindaco di Ceto, indagata nel 2017, vicenda poi archiviata nel 2021, all'ex sindaco di Cimbergo Giambettino Polonioli, Stefano Gelmi e la pagina amministrativa nera di Malonno, e ancora Fabio De Pedro, sindaco di Paspardo fino all'ultimo caso, quello di Berzo Demo con il sindaco Bernardi.

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