Montacampione

Iorio: “Vogliamo certezze, non possiamo più aspettare”

Comprensorio in ginocchio: alberghi, scuole sci, negozi…

Iorio: “Vogliamo certezze, non possiamo più aspettare”
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Oltre al danno… la beffa. Gli impianti sciistici restano chiusi e la neve che sfiora il metro e mezzo e rende magia tutto ciò che ricopre. Almeno fino al 15 febbraio.

A Montecampione è tutto fermo, ancora. Silenzio ed emozioni che si rincorrono.

“Non so dove andremo a finire – esordisce Stefano Iorio, presidente della Montecampione Ski Area - , ci hanno detto di aspettare, prima a Natale, poi il 18 gennaio e ora il 15 febbraio. Ora il problema non è più se apriamo oppure no, ma ci chiediamo se il Governo manterrà fede ai ristori che ha promesso. È inutile girarci troppo intorno, se andiamo avanti così la stagione finisce e noi non siamo una di quelle attività che può recuperare durante l’anno… noi ripartiamo l’anno prossimo. E per quanto riguarda i ristori, i nostri concorrenti stranieri, austriaci e francesi, hanno già ricevuto l’80% a ridosso di Natale, noi siamo ancora in un chiaroscuro, ci dicono che se ne sta parlando, ma non si sa quando, quanto e in che modalità li riceveremo. Adesso vogliamo certezze, noi paghiamo da giugno gli stupendi e i fornitori, abbiamo molte spese, tra cui le varie manutenzioni agli impianti, ma senza lavorare”.

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