Capo di Ponte

Iuri, il dj che durante la pandemia si è reinventato

“Video sulle montagne, la coltivazione di una vigna e un sogno... aprire un’azienda agricola”.

Iuri, il dj che durante la pandemia si è reinventato
Pubblicato:

Iuri è abituato, ormai da una ventina d’anni, a vivere a ritmo di musica. Quella che suona mettendoci anima e cuore. Quella che grazie al suo lavoro fa sognare ragazzi e giovani. Quella che riempie le discoteche nelle sue serate alla consolle. Iuri di cognome fa Rivetta, ha mantenuto il proprio nome anagrafico anche come nome d’arte. Viene da Capo di Ponte ma il lavoro da dj l’ha fatto viaggiare un po’ ovunque.

Fino a che la diffusione della pandemia ha messo in pausa la sua attività. Ha fatto crollare il buio da ormai più di un anno sui locali dove Iuri era abituato a passare anche quattro o cinque sere a settimana. E Iuri non è rimasto a contemplare quel buio ma si è ritrasformato.

Tornando ai luoghi delle sue origini e rimettendosi in gioco nelle passioni della sua infanzia. A 39 anni la crisi è diventata un’occasione per reinventarsi e Iuri l’ha colta al volo.

“Sono 18 anni che faccio il dj – inizia a raccontare con un sorriso luminoso sul volto -. Sono di Capo di Ponte ma proprio per lavoro da qualche anno sono andato a vivere sul lago di Garda, a Desenzano”.

Prima di diventare un lavoro, l’attività da dj era una passione del tempo libero. “È nata come passatempo, dalle festicciole all’oratorio. Mi sono cimentato a mettere le canzoni per far ballare, poi un ristorante di Capo di Ponte un anno mi ha chiesto di andare suonare ad un Capodanno. E da lì è cominciato tutto: il mio anniversario artistico, infatti, è proprio il 31 dicembre. Dopo questa prima serata sono nate varie collaborazioni con numerosi locali della valle. In quegli anni c’erano ancora parecchi locali e penso di essere stato praticamente in tutti quelli storici, da Ponte di Legno/Tonale fino al Lago d’Iseo”.

Iuri cresce sempre di più in questo ambito. Inizia a collaborare con alcune radio locali. E viene chiamato a fare serate anche fuori dalla valle Camonica. “Poco per volta ho cominciato delle collaborazioni nella zona del bresciano e del lago di Garda. Ma sono stato anche a Roma, a Formentera e altrove”.

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 5 MARZO

Seguici sui nostri canali