Esine

La Carpenteria Morandini tra passato e futuro

Dalla produzione di attrezzi agricoli ai semilavorati di carpenteria meccanica e industriale

La Carpenteria Morandini tra passato e futuro
Pubblicato:

Fin da ragazzino Damiano Morandini, quando tornava dalla scuola, andava nella fucina del padre Angelo ad aiutare lui e lo zio Maffeo i quali a Bienno, con il maglio ad acqua, forgiavano badili, zappe, vanghe ed altri attrezzi agricoli di ogni tipo per le necessità della Valcamonica e non solo.

Damiano avrebbe desiderato continuare la loro attività ma era ancora troppo giovane per assumersi una tale responsabilità. Fu solo più tardi che decise di tornare all’antica passione per il ferro. I tempi però nel frattempo erano cambiati e, pur rimanendo nel settore, aprì nel 2006 un’azienda artigiana con cinque dipendenti che effettua semilavorati di piccoli e medie dimensioni di carpenteria meccanica e industriale: riduttori meccanici, componenti per presse, cesoie e macchine utensili che prendono la strada delle acciaierie, dei cantieri navali e simili.

Durante lo scorso lockdown anche il lavoro dell’azienda Morandini aveva dovuto subìre una pausa: “E’ stato anche per noi un periodo duro – dice Morandini -  poi però con la ripresa dell’attività siamo riusciti a ripartire e evadere in tempi brevi le commesse che comunque avevamo già in ordine ed ora le cose hanno ripreso il normale ritmo di sempre”.

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 18 DICEMBRE

Seguici sui nostri canali