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La ripartenza dell’ASD Sellero Novelle: i Play day e la programmazione del nuovo anno

La presidente: “Niente prima squadra, puntiamo sul settore giovanile”.

La ripartenza dell’ASD Sellero Novelle: i Play day e la programmazione del nuovo anno
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Un anno e mezzo pieno di difficoltà. E ora tanta voglia di ripartire. L’ASD Sellero Novelle scalda i motori per la nuova stagione di calcio e pallavolo e si è preparata con un’iniziativa estiva per i ragazzi del paese. I sabati di luglio tanti ragazzi di Sellero e Novelle hanno potuto vivere delle giornate all’insegna dello sport e del divertimento, della socializzazione e dell’educazione grazie alla proposta dei Play day.

“L’iniziativa è nata su idea del responsabile dell’area tecnica e del settore giovanile – spiega la presidente dell’associazione Anna Bressanelli -. Avevamo bisogno di creare qualcosa che mettesse ancora in gioco i bambini. Non avendo una squadra che gioca a livello nazionale, Sellero non aveva la possibilità di tenere aperte le strutture nei mesi scorsi. La scorsa stagione abbiamo finito gli allenamenti non a fine maggio come avveniva normalmente, bensì un mese dopo. Poi ci siamo inventati questi sabati di Play day”.

Tutti i sabati di luglio appuntamento sul campo. Con grande gioia dei ragazzi e anche degli allenatori che li stanno seguendo. “Inizialmente avevamo pensato a fare una proposta per tutta la settimana ma essendoci già il Grest in settimana non possiamo andare a toglierci le persone, così abbiamo deciso di organizzare il sabato. Stanno andando molto bene, mischiando le nostre due attività sportive, calcio e pallavolo. Anche la pallavolo, infatti, è parte integrante delle nostre attività grazie agli allenatori che si sono messi in gioco e alle ragazze della juniores che danno una mano anche per quanto riguarda la logistica e le iscrizioni. Abbiamo coinvolto in questi sabati pomeriggio circa 30/35 bambini, è stato molto bello anche perché sono completamente gratuiti, e rispondono quindi bene alla nostra filosofia: lo sport per tutti. Cerchiamo sempre di organizzare qualcosa che non costa tanto alle famiglie, soprattutto in una situazione per molti difficile come questa, in cui i corsi sportivi ci sono ma hanno prezzi spesso poco accessibili per le famiglie in difficoltà”.

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