il giallo di temù

Laura Ziliani, c’è il nullaosta per i funerali

Laura Ziliani, c’è il nullaosta per i funerali
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Il giallo di Temù continua a far parlare. Una famiglia spaccata quella di Laura Ziliani, da una parte le due figlie, Silvia e Paola, che si trovano in carcere, dall’altra la mamma Marisa Cinelli, i due fratelli, la figlia Lucia e il compagno della donna.

Eppure serve un’intesa tra le parti per procedere con i funerali. Non verranno celebrati a Temù, ma in città, a Brescia, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Chiesanuova, nel quartiere dove abita la madre.

La data però non è ancora stata stabilita. Prima che il sostituto procuratore Caty Bressanelli firmasse il nullaosta per la sepoltura è stato eseguito un nuovo esame sul corpo di Laura Ziliani.

La Procura di Brescia ha disposto, con avviso alle parti, l’esame di un frammento di femore. È stato eseguito da Andrea Verzeletti, consulente medico legale della Procura, nella giornata di lunedì 14 febbraio, prima che il pm autorizzasse il rilascio della salma.

L’esame servirà ai Carabinieri del Ris per un’ulteriore comparazione genetica con le due calzature di marca Salomon ritrovate, con modalità e in tempi diversi, nella zona di Temù e i jeans recuperati nel torrente Fiumeclo. I jeans in particolare erano molto deteriorati, perchè rimasti a lungo in acqua.

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Silvia e Paola mentono? L’analisi delle espressioni dei volti

E’ circolata per giorni l’immagine di Silvia e Paola, le figlie di Laura Ziliani, mentre in televisione chiedevano di ritrovare la madre. Riportiamo qui un’analisi della dottoressa Anna Vagli, criminologa forense e giornalista pubblicista, pubblicata su fanpage.it.

Il filmato strappalacrime attraverso il quale le figlie di Laura Ziliani hanno denunciato la scomparsa della madre, trasmesso dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", dice molto sul loro reale stato emotivo di quelle ore. Tale condizione, difatti, può essere ricostruita avvalendosi dell’analisi del comportamento non verbale. Si rende doverosa una sintetica, ma a mio avviso interessante, premessa. L’analisi in parola non si basa sullo studio dell’umore, che inerisce allo stato d’animo di un soggetto, bensì sull’indagine delle emozioni che investono la condizione mentale, psicologica e fisiologica della persona. Le emozioni, difatti, sono fortemente condizionate sia da fattori interni che esterni e si protraggono per un periodo di tempo relativamente breve. E, proprio in relazione alla temporaneità, esse sono determinanti per individuare le incongruenze tra il linguaggio verbale (quello parlato) e il comportamento non verbale (caratterizzato dalle espressioni del volto e del corpo). L’analisi del comportamento non verbale, premettevo poc’anzi, si rivela pressoché utile nell’esaminare il video, divenuto virale, di Paola e Silvia Zani.

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