Lorenzo, Emanuele e quell'orso nei boschi di Mezzo Clevo
L’orso è passato anche nei boschi di Mezzo Clevo e a riprenderlo sono state le fototrappole posizionate da due ragazzi del luogo, Lorenzo Patarini ed Emanuele Elmetti, due amici di 17 e 14 anni che abitano nella piccola frazione Grevo, nel comune di Cedegolo, in media valle.
“Siamo appassionati di montagna e di animali e così l’anno scorso abbiamo comprato due fototrappole che abbiamo messo inizialmente nei boschi vicini a casa e poi, circa un mese fa le abbiamo spostate più in alto, nei boschi di conifere, nella speranza di fotografare dei cervi”, inizia così il loro racconto.
Notte fonda, la fototrappola si accende e immortala il passaggio di un orso, che si aggira tranquillo. “Ogni due settimane salivamo a controllare, ma avevamo ripreso solo alcuni cinghiali e una volpe”.
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Cronaca di una morte annunciata ma in 20 anni è il primo orso che uccide. I cacciatori dal 1999 hanno ucciso oltre 450 persone
Sono un vero animalista, non come quei radical chic che mangiano quinoa e avocado, scrivono post al veleno contro allevamenti intensivi e multinazionali, ma hanno paura di accarezzare una mucca e schifo di baciare un maiale. Da 10 anni ho un rifugio per animali salvati dai macelli, ne ho 68 e mi occupo da solo di loro tutti i santi giorni dell'anno. Natale, Pasqua, Capodanno e Ferragosto. Sempre e comunque. Anche quando la notte prima ho bevuto troppo e dormito poco. Anche quando ho la dissenteria. Gli amori autentici non conoscono rinunce e io gli animali li amo, perché mi hanno salvato la vita. Il mio parere sulla triste vicenda del runner sbranato dall'orsa in Val di Sole, certamente vi apparirà di parte, ma non è così. Sarò limpido, obiettivo, lucido e imparziale. Quello che è accaduto in Trentino è la "Cronaca di una morte annunciata" da oltre vent'anni. (Rubo a Gabriel Garcia Marquez il titolo del suo celebre romanzo, perché calza a pennello).
Il reinserimento dell'orso in Italia infatti è partito a metà degli anni '90, quando l'Unione Europea ha giustamente preso una svolta green, cominciando ad occuparsi seriamente dei problemi ambientali e dei danni irreparabili causati dall'uomo al pianeta. Così, in Trentino e in Abruzzo, il grosso plantigrado estinto è miracolosamente resuscitato.
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