Mario, 5 anni dopo il Covid: "Tre mesi in ospedale, ho perso moglie e figlio. Ero distrutto, ma ho ripreso a fare volontariato per ricordarlo"

Sono passati cinque anni ma per Mario, che oggi ha 78 anni, è come se tutto questo tempo non fosse mai trascorso.
Mario Pedersoli vive nel quartiere popolare di Angone e qui è impossibile non conoscerlo.
Tra l’asilo e il gruppo sportivo, Mario si dà molto da fare, “d’altronde almeno mi passa la giornata e poi lo faccio per ricordare mio figlio”.
Il Covid non solo gli ha fatto passare tre lunghi mesi in ospedale, ma gli ha portato via un figlio e la moglie, insomma gli è crollato il mondo addosso.
Riavvolgiamo il nastro, torniamo a quei giorni di marzo: “Avevo la febbre alta, più di 39, in quel periodo consigliavano di non andare in ospedale e allora avevo chiamato il mio medico, mi aveva consigliato di prendere la tachipirina. Non passava e mio figlio voleva a tutti i costi chiamare l’ambulanza e il 19 marzo mi hanno portato all’ospedale di Esine, dove però non c’era posto e quindi mi hanno trasferito in Poliambulanza a Brescia. Lì Ho visto persone morire, altre piangere, altre ancora litigare”.
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