la storia

Martino Savoldelli e la Fanfara di Vallecamonica

“Stiamo lavorando su un nuovo repertorio in attesa di riprendere a suonare”

Martino Savoldelli e la Fanfara di Vallecamonica
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“Dispiace davvero tanto a tutti noi, ma anche per questo Capodanno, come per quello del 2021, dobbiamo rinunciare al nostro tradizionale  ‘Concerto Augurale’ presso il Palazzo dei Congressi: le norme anti-Covid tuttora in vigore non ci permettono di onorare questo appuntamento annuale  molto atteso – dice con una punta di rammarico Martino Savoldelli, da ben 40 anni capo della Fanfara Vallecamonica-. Anche gli altri nostri impegni si sono ridotti di molto: le manifestazioni, le sfilate, i raduni, le parate, sono state cancellate fin dall’anno scorso, e così non ci vengono più richiesti i molti ‘servizi’ che facevamo durante tutto l’arco dell’anno – circa 40 uscite  in media - e che ci venivano regolarmente commissionati.  Quest’anno siamo stati presenti in pochissime occasioni, come il centenario degli Alpini di Breno, ma è stata anche quella, date le circostanze, una celebrazione forzatamente un po’ sottotono”.

Dunque cancellati anche i viaggi e le trasferte, soprattutto per le celebrazioni degli anniversari dei Gruppi Alpini: e non solo nella Provincia e nella  Regione, ma anche in Piemonte, in Trentino, in Friuli, sull’Appennino tosco-emiliano… L’infaticabile ed appassionato capo-Fanfara non se ne sta comunque con le mani in mano: “Abbiamo ripreso da poco le lezioni e le prove, anch’esse purtroppo a ranghi ridotti, e quanto a me, durante il periodo di forzata inattività della nostra compagine, ne ho approfittato per  preparare un nuovo programma e per arricchire il nostro repertorio: sa, l’organico di una Fanfara è diverso da quello delle Bande, la Fanfara non ha le voci dei clarinetti e dei flauti per cui è difficile trovare  spartiti  musicali adatti. Allora  mi prendo io il compito di arrangiare i brani che preferisco – non solo di musica classica - in modo da poterli poi proporre ai musicanti”.

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