tragedia in montagna

Montecampione piange Federico Mattiacci

Il ragazzo è scivolato in un canalone mentre si trovava sulla Cima Presanella.

Montecampione piange Federico Mattiacci
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Federico Mattiacci la montagna la portava nel cuore ed è proprio la montagna che se l'è portato via per sempre. Ieri, lunedì 30 agosto, mentre stava percorrendo la cresta che da Cima Presena porta al Passo dei Segni, nel gruppo della Presanella, a una quota di circa 2.900 metri, è scivolato in un canalone. Insieme a lui c’era il fratello minore, Luca, che ha lanciato l’allarme, ma per Federico non c’è stato nulla da fare.

32 anni, milanese ma fin dall'infanzia era legato alla stazione turistica di Montecampione, dove era molto conosciuto.

Queste le parole del Consorzio Montecampione: “Nella giornata di ieri ci ha lasciato Federico Mattiacci, sin dall'infanzia frequentatore di Montecampione. Per sedici anni, ha lavorato presso il Consorzio come animatore con passione, dedizione, pazienza, professionalità. Generazioni di Montecampionesi sono state cresciute da Lui, e con Lui hanno passato i pomeriggi più spensierati della loro infanzia a divertirsi in Montagna, il luogo che più amava al Mondo. Purtroppo, proprio la Montagna lo ha portato in cielo. Noi non lo dimenticheremo mai. Il CDA e i dipendenti del Consorzio, unitamente ai membri dell'Ufficio Stampa, porgono sentite condoglianze alla famiglia”.

Sui social sono state molte le persone che gli hanno dedicato un pensiero: "Sarai la nostra guida anche da lassù, come lo sei stato in vita. Ciao Fede", "A volte certe notizie assumono una tale atrocità che trovarne le parole per comunicarle è un'operazione davvero difficile. Oggi abbiamo perso uno di noi, uno che amava davvero Montecampione, uno degli amministratori storicamente legato a questo gruppo, uno che dedicava la sua estate a far divertire i ragazzi con il suo operato nella squadra dell'Animamonte. Ciao Federico, riposa in pace. Sentite condoglianze a Mamma Antonella, a Papà Ettore ed al caro Fratello Luca", "Hai fatto divertire centinaia di bambini...tra cui anche il mio. Hai aiutato i più deboli e cercato sempre di essere sempre imparziale nelle tante gare che hai organizzato. La vita è stata ingiusta con te. Vivi ancora nelle tante persone che ti hanno conosciuto ed apprezzato. Grazie Federico", sono soltanto alcuni.

 

 

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