Pablo, 4 figli, i Los Chicos Buenos e l'assessorato al verde
"Volevo fare il missionario in Africa e invece l'ho fatto qui. Sogno una città viva".
È una domenica pomeriggio di luglio, sono passate da pochi minuti le 13, le temperature sono bollenti, ma Pablo Putelli non si ferma. Il territorio è la sua passione da sempre, glielo leggi nello sguardo e lo percepisci in ogni sua parola.
E da quando è diventato assessore nell’attuale amministrazione comunale quella passione gli fa vibrare il cuore ancor di più. 44 anni, capelli rasta, tatuaggi che raccontano la sua vita, “adesso ho anche smesso di contarli, ho iniziato diventando la tavolozza di allenamento quando ho imparato, e poi quella dei miei amici. Sulla mia pelle ho la mia vita: forbici, rasoi, i nomi dei miei figli, simboli camuni per darmi un’identità camuna”.
E poi è marito e papà di quattro figli e ha un salone di parrucchiere a Montecchio, un’associazione creata più di un decennio fa e una delega in comune che lo rende orgoglioso.
“Sono originario di Breno e a Darfo ci sono arrivato per lavoro ma quasi per caso e poi ci ho costruito la mia famiglia – inizia a raccontare -. La città non era la mia passione, ma mi sono innamorato di Darfo cominciando a voler bene ai ragazzi di Montecchio e al paese e con loro ho iniziato a fare lo scout, volevo portarli a fare qualcosa di buono tra natura, sport, sana alimentazione insomma creare un gruppo di sostegno per la città e così sono nati i Los Chicos Buenos”.
Perché proprio Montecchio? “Per sbaglio in realtà perché mi sono licenziato in tronco quell’anno, sono entrato in un negozio di parrucchiera per chiedere di lavorare, lì ho incrociato il mio rappresentante che mi ha proposto di portare avanti il negozio che lui avrebbe voluto aprire per la moglie. Sono andato a vederlo e ho deciso di partire”.
Qui sono arrivati i Los Chicos Buenos… “Ho fatto un po’ il don Bosco della situazione, li ho presi dalla strada e abbiamo iniziato a fare qualcosa di buono per il territorio, i parchi giochi, i sentieri, e da lì Comunità Montana si è accorta che stava nascendo qualcosa di interessante sul parco del fiume e così è iniziata la collaborazione...
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