BRENO - INTERVISTA SINDACO

Panteghini e quelle lunghe sere in Comune “Un anno terribile, ma Breno ha reagito...”

“Da mesi si va avanti così - commenta il sindaco - da ormai quasi un anno. Dobbiamo tenere duro”.

Panteghini e quelle lunghe sere in Comune “Un anno terribile, ma Breno ha reagito...”
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Alessandro Panteghini è nel suo ufficio in Comune, sono quasi le otto di sera, giornate piene, anche troppo: “Da mesi si va avanti così - commenta il sindaco - da ormai quasi un anno. Dobbiamo tenere duro”. La questione della protesta dei sindaci perché la Valcamonica non fosse zona rossa si è arenata: “I numeri sui contagi sono buoni ma in ogni caso siamo noi sindaci che invitiamo la gente a non uscire, quindi anche gli stessi commercianti se aprono lavorano davvero poco. Noi in questi mesi da parte nostra dobbiamo cercare di essere ancora più presenti, i nostri cittadini sono stanchi e preoccupati e mai come in questo momento c’è bisogno di unità”. Panteghini per il suo primo anno da sindaco non si è fatto certo mancare niente, prima la tragica morte di Sandro Farisoglio, poi il Covid: “Andiamo avanti ma è davvero dura, dobbiamo dare un colpo al cerchio e uno alla botte dei nostri progetti elettorali. Sono moderatamente ottimista sul programma elettorale, è stato un anno molto difficile ma nonostante questo siamo riusciti a fare quello che avevamo in programma, ora dobbiamo cominciare a essere moderatamente ottimisti anche perché a questo punto peggio di così può caderci in testa solo un asteroide”. Un programma intenso quello amministrativo: “Le difficoltà di questo anno hanno allungato un po' i tempi ma molte opere sono a buon punto e altre si stanno sbloccando. Io non sono un politico, sono il coordinatore del mio paese, ci siamo presentati con un programma elettorale, e al di là che io sia antipatico o simpatico a qualcuno, io sono qui solo per lavorare e aiutare il mio paese. A me piace ragionare per il paese, sull’idea di sviluppo del paese, devo applicarla per trovare il modo di farla, metterci impegno. Abbiamo un sacco di opere pubbliche, il giusto è e sarebbe dare il là a un’opera e partire subito a programmare la prossima, secondo me nel piano triennale che andremo ad approvare c’è questa idea di elaborare un cosiddetto giro per facilitare la concentrazione e il raggiungimento degli obiettivi”. Per ora però ce la state facendo egregiamente: “Sì, merito del gruppo, tutti i consiglieri ci stanno mettendo passione e impegno, molti erano ragazzi alla prima esperienza eppure ci stanno mettendo l’anima, io vengo dalla scuola scout, cioè si impara facendo. Il primo anno impariamo facendo le cose e poi fra 4 anni la mia idea è farmi da parte e lasciare spazio a questi ragazzi. Mi piace vedere l’entusiasmo in questi ragazzi, è bello vedere che l’allievo supera il maestro. E’ sempre stato il mio concetto, quando allenavo amavo vedere i ragazzi che imparavano e poi giocavano decisamente meglio di come avevo giocato io”. Panteghini racconta la sua Breno: “Sono credente e praticamente, e so ascoltare, raccolto le istanze di tutti e poi faccio sintesi, miglioro se posso migliorare. Nei nostri paesi e soprattutto in questo periodo bisogna ragione come se il Comune se fosse una famiglia, io non guido il paese ma lo coordino, così come si fa in famiglia. E poi è davvero bello vedere le opere finite, vedere che servono a tutto il paese, portare a casa la cosiddetta bandierina

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