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Ponte tibetano, al referendum vince... l'astensione

Ponte tibetano, al referendum vince... l'astensione
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I cittadini di Vezza d'Oglio erano stati chiamati alle urne domenica 25 giugno per decidere le sorti del ponte tibetano fortemente voluto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Diego Occhi.

Al referendum ha vinto l’astensione e infatti il quorum non è stato raggiunto: dei 1577 aventi diritto al voto si sono recati alle urne in 530, di cui 496 hanno espresso il loro “no” alla realizzazione del ponte, 26 hanno detto "sì", tre le schede bianche e 5 quelle nulle.

Il referendum era stato richiesto da “Vezza Sostenibile” che aveva raccolto le firme (più di 300) e “costretto” l’Amministrazione comunale ad indire il referendum e i numeri confermano che il paese è diviso sul ponte tibetano. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Diego Occhi ha può andare avanti con il progetto del “ponte” ribattezzato passerella ciclopedonale in Val Grande lunga 460 metri che collegherà i due versanti della valle: dalla Santella di Gusà alla località Glant. Il costo dell’opera si aggira attorno ai 2 milioni di euro.

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